XAM 2.0: l’auto ibrida fiore all’occhiello del progetto H2politO

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Con l’auto che vedete nella foto sia chiama XAM 2.0 e ha vinto il premio nella categoria prototipi nella competizione Future Car Challenge che si svolge ogni anno in Inghilterra. In essa i maggiori costruttori di veicoli europei si sfidano a percorrere su strad e autostrade i 100 chilometri che separano Brighton da Londra in un massimo di 3 ore con un veicolo che consumi il meno possibile.

Il progetto, a cura del Politecnico di Torino, è chiamato H2politO e rientra in una visione assai ambiziosa della prestigiosa università all’ombra della Mole: far crescere degli ingegneri capaci di progettare dei veicoli sempre più sostenibili e sempre meno dipendenti dalle fonti fossili. Oltre all’impegno di studenti, ricercatori e docenti, il progetto ha potuto essere realizzato grazie all’insostituibile ausilio delle piccolo aziende sul territorio, che hanno messo a disposizione know-how e tecnologie, con investimento di tempo e denaro e di tanta passione. Tra gli sponsor anche un’importante azienda petrolifera.

La XAM 2.0, acronimo che significa Extreme Automotive Mobility, può arrivare a percorrere ben 100 chilometri con un solo litro di benzina. E’ una vettura ibrida, ovvero munita sia di motore a scoppio (endotermico) che di motore elettrico. Le batterie (ai polimeri di litio) del veicolo si ricaricano mediante una presa di rete elettrica, mentre il primo, piccolo e potente, non è mai utilizzato per la propulsione ma soltanto per generare corrente all’occorrenza, ovvero quando le batterie sono scariche. Una scatola “intelligente” a bordo del veicolo gestisce il motore elettrico e la generazione dell’energia.

Questo veicolo è pensato per la mobilità urbana e gioca sul vantaggio di avere un peso molto basso e una tecnologia limitata all’essenziale: invece dei 1500-1800 kg di un’auto normale, di solito occupata da una o due persone, che consuma moltissimo carburante, questo tipo di auto, pur potendo ospitare due persone nell’abitacolo, raggiunge velocità adatte per la città ma con consumi ridottissimi, grazie a un peso di gran lunga minore.

La XAM è munita de sistema KERS, che permette di recuperare tutta l’energia possibile grazie alla frenata rigenerativa. In questo modo si può limitare il numero delle batterie necessarie per l’auto e contenere i prezzi. Anche le ruote di XAM sono state studiate per creare meno attrito possibile, così come l’aerodinamica è stata sviluppata con cura nelle migliori gallerie del vento. Il design è decisamente accattivante, ma la funzionalità è senz’altro l’aspetto più notevole.

Un’ultima parola sul cruscotto, concepito per essere integrato con lo smartphone. Una sorta di tablet fa da interfaccia tra utente e macchina e offre varie funzionalità: visualizzazione sullo schermo di come è alimentato il veicolo in un determinato momento, navigatore satellitare, informazioni sul veicolo e diagnostica per il rilevamento di possibili guasti.

2 commenti su “XAM 2.0: l’auto ibrida fiore all’occhiello del progetto H2politO”
  1. marjus ha detto:

    Ciao buona sera senti come si chiama il motore a scoppio grazie?? E da quante CV?

  2. marjus ha detto:

    Ciao buona sera senti come si chiama il motore a scoppio grazie?? E da quante CV?


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