Taxi collettivo: un buon compromesso tra auto propria e mezzi pubblici

Premesso che, per il bene dell’ambiente l’ideale sarebbe che usassimo tutti il più possibile i mezzi pubblici, è anche vero che molte persone hanno già rinunciato a possedere un’auto propria: alcuni hanno optato per il car sharing, il noleggio o anche per l’utilizzo dei taxi nelle ore o per i tragitti in cui la metropolitana o i mezzi di superficie non sono adatti.

A questo proposito, sono molto benvenuti tutti i progetti e le iniziative riguardanti il taxi collettivo, il taxi condiviso o il taxi sharing. Possono usufruirne coloro che hanno una destinazione comune nello stesso orario (principalmente e con maggiore probabilità si tratterà di aeroporto, stazioni ferroviarie, ospedali).

Il servizio di taxi condiviso è attivo in alcune città come Torino, Napoli e Milano, ma si spera che altre città seguiranno l’esempio. Di solito, il cliente è tenuto a prenotare la corsa al centralino della cooperativa con almeno 24 ore di anticipo e poi viene contattato per la conferma. Ogni taxi può trasportare al massimo tre clienti che si divideranno il costo della corsa proporzionalmente. Il risparmio è notevole e il numero delle auto in circolazione diminuisce notevolmente. Se poi si trattasse esclusivamente di taxi a propulsione elettrica, allora sarebbe veramente l’optimum.

Taxi condiviso a Torino

Torino, come detto è stata la prima città ad attivare il servizio Wetaxi. Occorre scaricare l’app e aprire la sezione “taxi condiviso” sulla schermata della home e visualizzare le promozioni attive. Selezionare la tratta, la data e la fascia oraria che si desidera e…share your taxi! Ci penserà poi l’applicazione stessa a trovare altri passeggeri con i quali condividere la corsa. Sia che ci siano altri passeggeri, sia che non venga trovato nessun compagno di viaggio, Wetaxi ti garantisce comunque lo sconto del 50%. Tu risparmi e l’ambiente ci guadagna.