Tariffa monoraria o bioraria: quale scegliere?
Di Eleonora PittalugaTra le modifiche introdotte dalla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica c’è quella relativa alla differenziazione tra diverse tipologie di tariffe energetiche. Invece di avere solamente un unico prezzo fisso per tutte le ore del giorno e per tutti i giorni della settimana, è stata infatti introdotta anche una tariffazione multioraria con l’intento di incentivare la riduzione degli sprechi da parte dei consumatori in materia di energia elettrica.
In seguito all’introduzione di questo nuovo programma energetico, numerosi sono gli italiani che si chiedono quale sia il piano energetico più conveniente e se sia quindi meglio optare per una tariffa monoraria o bioraria.
Tariffa monoraria o bioraria: le differenze
Iniziamo con il dire che non esiste una convenienza assoluta tra una tariffa monoraria e una bioraria. O meglio, il possibile risparmio sulla bolletta di energia elettrica è strettamente legato alle nostre abitudini di consumo energetico. Per scegliere l’offerta luce più conveniente quindi, dopo aver confrontato le tariffe luce meno care sul mercato, è importante optare per quella che meglio si adatta alle nostre esigenze.
Per andare incontro ai consumatori,. la maggior parte delle compagnie distributrici di energia elettrica offrono generalmente due tipologie di piani tariffari per i consumi elettrici: la tariffa monoraria e la tariffa bioraria.
Tariffa monoraria. Si tratta della tariffa luce che prevede un costo unico tutti i giorni della settimana e per tutte le fasce orarie del giorno.
Tariffa bioraria. Si tratta della tariffa luce che invece prevede costi differenziati a seconda che i consumi siano concentrati durante la settimana o nei giorni festivi e in base a due fasce orarie prefissate (fascia sole e fascia notte). In una tariffa bioraria sono infatti previste delle fasce orarie in cui il costo dell’elettricità costa di più o di meno.
In generale di giorno, quando l’energia elettrica è più richiesta per scopi professionali, il costo dell’elettricità sarà più alto mentre la sera, quando il consumo energetico è inferiore e limitato pressoché agli usi domestici, la tariffa dell’energia sarà inferiore. L’AEEGSI ha così stabilito le seguenti fasce orarie dove per la tariffa monoraria il prezzo per kWh è, come già detto, uguale per tutte mentre per la tariffa bioraria il costo cambia a seconda della fascia oraria:
- F1: dalle h 8 di mattina fino alle h 19 di sera dal lunedì al venerdì (festività escluse);
- F2: dalle h 19 di sera fino alle h 8 del mattino dal lunedì al venerdì (festività incluse).
A chi conviene la tariffa monoraria?
La tariffa monoraria è particolarmente indicata per tutti coloro che concentrano i propri consumi energetici nelle fasce più costose o in una fascia oraria precisa. Questa tipologia di tariffazione è per esempio adatta ai nuclei familiari dove uno dei due coniugi è in casa tutto il giorno e si occupa, indipendentemente dalla fascia oraria, di tutte quelle attività domestiche che richiedono un grosso impiego di elettricità (lavatrice, ferro da stiro, forno, ecc.). In generale quindi è consigliabile quando i consumi sono distribuiti in modo omogeneo su tutta la giornata.
A chi conviene la tariffa bioraria?
La tariffa bioraria, invece, è perfetta per coloro che concentrano i consumi energetici principalmente la sera e nel fine settimana, ad esempio come nel caso di un nucleo familiare dove entrambi i coniugi lavorano tutto il giorno e sono spesso fuori casa. In questo e in casi affini optare per una tariffa di fornitura elettrica che varia in funzione delle ore e dei giorni di utilizzo è la scelta vincente. La tariffa bioraria è inoltre obbligatori per tutti gli utenti che rientrano nel servizio di maggior tutela.
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essendo il nucleo familiare composto da due pensionati preferiamo la tariffa monoraria