Susan Werner: la cantautrice americana che ora scrive canzoni ambientaliste

Gli appassionati di musica folk americana conoscono sicuramente Susan Werner, classe 1965, il cui repertorio è costituito principalmente da dolci canzoni accompagnate dalla chitarra acustica.

Originaria dell’Iowa e quindi da sempre legata alla terra e al mondo delle fattorie, ultimamente ha scritto canzoni che trattano tematiche sociali ed ecologiche. Nella sua recente Herbicides (“diserbanti”) (il cui videoclip è incorporato qui sotto), parla di “cascate di Atrazina” e “acri di Alachlor”, due note sostanze usate per l’eliminazione delle piante infestanti. Il suo ultimo album, Hayseed, raccoglie molte canzoni su argomenti ambientali e le ha portato un’inaspettata notorietà. La Werner parla di OGM, cambiamenti climatici, siccità, cambiamento del paesaggio – nella vena dei cantautori come Bob Dylan e Joan Baez, che negli anni ’60 si scagliavano contro la guerra in Vietnam e gli errori del governo americano.

Le sue canzoni piacciono di più ai cittadini che al pubblico delle campagne, più sulla costa est degli Stati Uniti che nel Midwest. E la cantante confessa che, anche se spesso le sembra di predicare soltanto ai già convertiti, il suo messaggio potrebbe essere un cavallo di Troia che conquista nuovi territori senza dare troppo nell’occhio. La musica è un veicolo formidabile per la diffusione delle idee e ai concerti la gente canta con lei e poi instaura discussioni sulla rotazione dei raccolti, le difficoltà dell’agricoltura biologica, l’importanza dell’alimentazione sana. Lo stesso album citato, è stato commissionato dalla facoltà di agricoltura del Nebraska e in gran parte pagato grazie a una raccolta di fondi e donazioni. La Werner stessa dona il 10% del ricavato delle vendite a organizzazioni che promuovono l’agricoltura sostenibile.