Sintesi e novità della normativa sul Superbonus 110%
Di Daniele GrattieriIn quest’articolo cercheremo di sintetizzare gli aspetti principali del Superbonus 110%, ovvero la maggior agevolazione fiscale mai introdotta dal Governo in materia di ristrutturazioni e riqualificazioni edili e consentita solo per spese relative a specifici interventi.
Come funziona il Superbonus 110%
Il Superbonus fa parte delle misure previste dal Decreto Rilancio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020. L’agevolazione si aggiunge a quelle già esistenti vale a dire Sismabonus per opere di riduzione del rischio sismico, ed Ecobonus per opere di riqualificazione energetica. Chiaramente gli sgravi fiscali non possono essere cumulati, nel senso che richiedendo il Superbonus non si può accedere alle altre detrazioni.
Il Superbonus permette al contribuente di detrarre le spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, applicando un’aliquota pari al 110% solo per interventi previsti dalla normativa. A tal proposito le spese devono riguardare opere atte a:
- migliorare l’efficienza energetica dell’edificio;
- incrementare le caratteristiche antisismiche dell’immobile.
A queste due categorie si aggiungono gli interventi per l’installazione di un impianto fotovoltaico o di un’infrastruttura per ricaricare veicoli elettrici nell’edificio.
La detrazione fiscale viene riconosciuta nella misura del 110% e ripartita in 5 quote di pari importo sfruttabili ogni anno, rispettando il limite di capienza dell’imposta calcolata in fase di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Una delle principali novità riguarda l’introduzione della fruizione diretta della detrazione. Infatti, il contribuente può scegliere di ottenere immediatamente il contributo richiedendo uno sconto in fattura all’impresa che ha eseguito i lavori. In alternativa, è anche consentito cedere il credito maturato a seguito della detrazione, fermo restando la necessità di inviare apposita comunicazione tramite specifico modello al fine di poter esercitare l’opzione.
Su quali edifici è possibile applicare il Superbonus 110%?
L’agevolazione è concessa per gli interventi previsti ed effettuati su:
- singola unità immobiliare detenuta da una persona fisica, quindi non riguarda immobili utilizzati nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni;
- edificio unifamiliare, oppure singola unità immobiliare appartenente ad uno stabile plurifamiliare. In questi, casi è fondamentale che l’immobile risulti indipendente e disponga di almeno un accesso autonomo dall’esterno;
- parti comuni di un edificio.
Il Superbonus non trova applicazione per le abitazioni di lusso, ovvero di tipo signorile, ville e castelli che rientrano nelle rispettive classi catastali A1, A8 e A9.
Chi può beneficiare della detrazione fiscale?
L’elenco delle categorie di soggetti che hanno diritto ad applicare il Superbonus al 110% comprende:
- persone fisiche qualora l’edifico posseduto rimanga al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte e professione;
- condomìni;
- associazioni di volontariato;
- ONLUS;
- associazioni e società sportive a livello dilettantistico e unicamente per gli interventi relativi agli immobili, o parte di essi, adibiti a spogliatoi;
- cooperative di abitazione a proprietà condivisa;
- Istituti Autonomi Case Popolari o qualsiasi altro istituto che abbia i requisti previsti dalla legislazione europea in materia di organizzazione e gestione dei pubblici servizi senza ricorrere al libero mercato.
Per quanto riguarda i soggetti IRES, possono applicare la detrazione al 110% limitatamente alle spese sostenute per lavori riguardanti parti comuni di un edificio condominiale.
Ricordiamo che una persona fisica ha diritto al Superbonus solo per interventi effettuati su non più di due unità immobiliari, a cui si possono aggiungere eventuali detrazioni per opere realizzate sulle parti comuni dell’edificio.
Inoltre, l’agevolazione spetta a colui che possiede o detiene l’unità immobiliare con altro titolo, purché risulti idoneo alla data di inizio dei lavori, oppure quando vengono sostenute le spese. Di conseguenza, tra i possibili beneficiari rientrano:
- il proprietario dell’immobile oggetto dell’intervento;
- il nudo proprietario;
- l’usufruttuario o soggetto titolare di un diritto reale di godimento;
- l’affittuario in possesso di un contratto di locazione regolarmente registrato o chi detiene l’immobile a seguito di comodato d’uso, a patto che risulti in possesso del consenso per la realizzazione degli interventi da parte del proprietario;
- un familiare del proprietario o detentore dell’immobile.
Come si può utilizzare la detrazione del Superbonus 110%?
Il contribuente può sfruttare il metodo di fruizione tradizionale, ovvero beneficiare della detrazione fiscale spettante in 5 rate annue di pari importo.
In alternativa ha diritto di optare per:
- sconto immediato in fattura;
- cessione del credito ad altri soggetti.
Lo sconto in fattura è una soluzione che consente di richiedere il rimborso di un importo massimo pari al corrispettivo versato direttamente all’impresa che ha eseguito i lavori. A sua volta, il fornitore recupererà la somma scontata attraverso il meccanismo del credito d’imposta che rimane comunque cedibile a terzi (banche e finanziarie); di conseguenza, potrà impiegare tale credito in compensazione delle proprie imposte sui redditi, IRAP e IVA, nonché sui contributi previdenziali / assicurativi e addizionali comunali. E’ importante sottolineare come l’eventuale quota di credito di imposta non utilizzata nell’anno, non potrà essere utilizzata nei successivi periodi d’imposta né tantomeno rimborsata.
L’ultima opportunità concessa al contribuente per sfruttare il Superbonus 110% è quella cedere il proprio credito d’imposta ad una banca, oppure ad un intermediario finanziario. In tali frangenti, l’aspetto di maggior rilevanza riguarda il momento dell’opzione per la cessione del credito: dev’essere esercitata al termine dei lavori o in corrispondenza di ogni stato di avanzamento degli interventi. In quest’ultimo caso, è necessario prestare attenzione a due condizioni imposte dalla legge:
- massimo due avanzamenti dei lavori per ciascun intervento complessivo;
- ogni avanzamento deve far riferimento ad almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Gli adempimenti necessari per richiedere e ottenere il Superbonus 110%
Ancor prima di iniziare i lavori oggetto di detrazione al 110%, è fondamentale verificare la sussistenza di una serie di prerequisiti. Nello specifico i controlli riguardano:
- analisi catastale;
- analisi edilizio-urbanistica;
- analisi documentale.
Solo dopo il benestare del professionista incaricato delle verifiche si può incominciare l’iter burocratico per l’accesso all’agevolazione.
Riqualificazione energetica: gli adempimenti da assolvere
In caso di lavori atti a migliorare l’efficienza energetica dell’edifico dobbiamo effettuare le seguenti azioni:
- ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) prima che i lavori abbiano inizio;
- richiedere e ottenere l’asseverazione di un tecnico abilitato. Il documento certifica che gli interventi corrispondono ai requisiti tecnici richiesti e alle spese sostenute;
- ottenere l’APE dopo la fine delle opere;
- versare tutti i corrispettivi pattuiti attraverso bonifico bancario o postale, utilizzando appositi modelli per inserire i dati richiesti (codice fiscale del beneficiario del Superbonus, partita IVA o codice fiscale di chi ha eseguito i lavori e destinatario del pagamento);
- inviare tutta la documentazione all’ENEA.
Messa in sicurezza sismica: gli adempimenti richiesti
Per questa tipologia di interventi la corretta procedura prevede:
- la richiesta e l’ottenimento dell’asseverazione di un tecnico incaricato della progettazione strutturale e del professionista che dirige i lavori e sovrintende al collaudo statico dell’edificio post-intervento;
- l’asseverazione che attesti la congruità della spesa sostentata dal beneficiario in riferimento agli interventi soggetti a detrazione;
- l’effettuazione dei pagamenti con bonifico bancario e postale esattamente con le stesse modalità viste in precedenza e inserendo correttamente i dati richiesti;
- al termine dei lavori, o per ciascun stato di avanzamento degli stessi, il proprietario dell’immobile dovrà ricevere le relative asseverazioni.
Obblighi per ottenere lo sconto in fattura o la cessione del credito
In entrambi i casi il beneficiario deve:
- richiedere il visto di conformità dei dati, vale a dire il documento che attesta la presenza dei presupposti che danno diritto all’agevolazione. La richiesta può essere fatta a un commercialista, un consulente del lavoro, oppure a un esperto iscritto alla Camera di Commercio che provvederà a verificare la presenza delle asseverazioni e attestazioni rilasciate dai tecnici abilitati e professionisti;
- comunicare il visto di conformità all’Agenzia delle Entrate, unicamente tramite via telematica.
Sanzioni previste in caso di irregolarità
Accertata una violazione o irregolarità, l’Agenzia delle Entrate dispone la revoca del Superbonus 110% al beneficiario e valuta eventuali responsabilità in solido di fornitori e cessionari.
Di fronte al rilascio di un’asseverazione o attestazione infedele, il professionista è punito con una sanzione amministrativa che va da un minimo di 2.000 euro fino a 15.000 euro per ogni documento ritenuto irregolare.
Di conseguenza, tecnici e professionisti stipulano apposite polizze assicurative per tutelarsi, comunque con copertura non inferiore a 500mila euro e variabile in base al numero di attestazioni e asseverazioni da rilasciare.
Ricordiamo come i parametri per stabilire la conformità dei documenti ai requisiti tecnici degli interventi e alla congruità delle spese, sono inseriti nel DM Asseverazioni che definisce anche le modalità di invio dei dati all’ENEA nel caso di interventi di riqualificazione energetica.
Omar Cecchelani, Pagaremenotasse
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Molto buon riassunto sull’ecobonus. Bisogna che tutti i cittadini capiscano le agevolazioni per renderli capaci di richiederle.