Come si ricava ottima carta dagli scarti alimentari

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Sono sempre più numerosi gli imprenditori che investono sulla carta ecologica. Forse non tutti conoscono la grande novità del settore: oggi è possibile produrre carta utilizzando una buona percentuale di scarti provenienti dal mondo agricolo e agroindustriale.

Ad esempio, si possono usare:
* gusci di mandorla;
* gusci di nocciola;
* peluria di scarto del caffè torrefatto;
* peluria dei kiwi;
* mais;
* buccia secca di arance (un importante scarto di lavorazione usato oggi anche come combustibile o come mangime zootecnico).

Il materiale organico deve essere opportunamente seccato, frantumato e poi passato in mulino micronizzatore che riduce il materiale in polvere finissima. Questa viene poi introdotta nell’impasto per fare la carta insieme ad altra carta proveniente dalla raccolta differenziata oppure da foreste certificate, ovvero coltivate secondo criteri di ecosostenibilità. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le carte prodotte in questo modo non sono di scarso valore, bensì pregiatissime.


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