Sabbiatura di mattoni, legno e ferro per la manutenzione degli edifici
Di NicolettaChi possiede un immobile e ha a cuore l’ambiente sa bene quanto, per la manutenzione o il restauro, siano essenziali le operazioni di sabbiatura. Si tratta di interventi che possono non soltanto migliorare l’aspetto, ma anche prolungare la vita di elementi di carpenteria leggera e pesante, pareti, soffitti e pavimentazioni in mattoni o terracotta, nonché dei materiali lignei.
I campi di possibile intervento sono molti e hanno in comune la capacità di riportare le superfici alle loro condizioni originali, nel loro totale rispetto: un intervento di sabbiatura è adatto per ristrutturazioni di esterni ed esterni, per eliminare i danni delle piogge acide dai monumenti, per l’eliminazione delle vecchie vernici sul ferro vecchio e per migliorare l’aderenza della vernice sul ferro nuovo. Anche gli elementi in legno (travi, travetti e tavolati, anche molto antichi), tornano a splendere con la sabbiatura grazie all’eliminazione degli accumuli superflui prodotti dal passare del tempo.
Le tipologie di sabbiatura
Ma vediamo di capire meglio quali sono le principali tipologie di sabbiatura.
- Sabbiatura tradizionale: si basa sul getto di aria compressa mixata a sabbia lanciata direttamente sul materiale. Il procedimento è a secco ed è il più indicato per le superfici metalliche. Presenta lo svantaggio di produrre la formazione di pulviscolo.
- Idrosabbiatura: viene eseguita mediante una macchina idropulitrice che sfrutta un getto abrasivo di sabbia misto ad acqua. L’idrosabbiatura è ideale per materiali come marmo, granito, cemento, mattoni, calcestruzzo. Non procura alcun danno neppure alle antiche facciate murarie e ai marmi più pregiati. Produce ottimi risultati nell’eliminazione di residui di sporco e tracce organiche, oltre che di vernice e muschio. Uno dei maggiori vantaggi di questa tecnica è la riduzione al minimo della produzione di polveri leggere (grazie alla presenza dell’acqua).
- Microsabbiatura: il trattamento in questo caso impiega un getto ad alta pressione di sabbia finissima proiettato mediante un compressore a lancia. Produce come risultato delle superficie molto lisce, ma senza causare danni. Risulta perciò adatta al trattamento dei materiali più delicati, come manufatti, laterizi forati e sottotetti. La microsabbiatura a bassa pressione è adatta anche per il legno, di cui conserva le naturali venature.
Naturalmente, dopo la sabbiatura sono opportuni dei trattamenti di rifinitura con speciali vernici o prodotti idrorepellenti per proteggere il materiale dai successivi agenti atmosferici, dall’inquinamento e dal semplice passare del tempo e ritardare il più possibile il successivo intervento manutentivo.
Commenta o partecipa alla discussione