Risparmio di energia elettrica con gli elettrodomestici: tutti i miti da sfatare
Di Daniele GrattieriNegli ultimi anni è fortunatamente cresciuta in tutti noi la consapevolezza dell’importanza di mettere in atto piccole o grandi azioni virtuose volte a contrastare il tragico fenomeno del surriscaldamento globale. Una vita caratterizzata da una maggiore sostenibilità non può che cominciare in casa propria, nell’utilizzo razionale degli elettrodomestici.
Purtroppo molte convinzioni sono dure a morire. Ecco perché vogliamo fare un elenco di svariati falsi miti in circolazione a proposito dei comportamenti più opportuni da adottare per quanto riguarda gli elettrodomestici più importanti. Il loro “peso” a livello di consumi energetici è classificato nell’interessante infografica che vedete qui sopra, tratta da questa pagina del magazine del comparatore di prezzi Idealo, che ci ha suggerito molte delle idee espresse qui sotto, a partire dal principio generale: non è vero che gli elettrodomestici di classe A, A+, A++ o A+++ sono in sostanza equivalenti. La presenza di una A nell’etichetta energetica è essenziale, ma i vari livelli indicati dal numero dei + contano, eccome.
Lavatrici
- Non è vero che la sostituzione di una vecchia lavatrice con a elevata efficienza energetica procura subito un risparmio sui consumi. In realtà la spesa si ammortizza dopo alcuni anni – ma è sempre e comunque consigliabile, anche perché gli elettrodomestici eco-friendly stanno diventando più economici che in passato.
- Non è vero che scegliendo un programma di bucato ad alta temperatura (60 o 90 °C) il bucato risulta più pulito. Con i nuovi modelli le sofisticate tecniche di lavaggio consentono di ottenere capi altrettanto puliti già a 40 °C (impiegando la metà di energia elettrica). Sempre consigliabile tuttavia il trucco di trattare le macchie più ostinate con uno smacchiatore o sapone di Marsiglia prima del lavaggio.
- Non è vero che la scelta di un programma di lavaggio rapido contribuisce al risparmio energetico e sulla bolletta. La velocità non è sinonimo di risparmio. Di fatto, i programmi Eco di cui sono dotate tutte le più moderne lavatrici, impiegano tempi assai più lunghi per il lavaggio proprio perché sfruttano una minore quantità di acqua e una temperatura più bassa per ottenere i medesimi risultati.
Lavastoviglie
- La scelta di lavare i piatti a mano invece di metterli in lavastoviglie non serve per risparmiare energia. Per una pari quantità di stoviglie con la lavapiatti si riduce il consumo di elettricità del 28% e quello di acqua di ben il 50%. Da consigliare invece la scelta di un lavaggio a pieno carico e con un programma Eco (di cui sono dotate tutte le più moderne lavastoviglie).
Forno
- Non è vero che preriscaldare il forno accorcia il tempo di cottura dei cibi. L’energia per il preriscaldamento va quasi totalmente sprecata e accorcia di pochissimo i tempi di cottura. Conviene invece spegnere il forno un po’ prima della fine del tempo di cottura previsto, lasciarlo chiuso e lasciare che il calore residuo continui a cuocere il cibo.
Lampadine
- Le lampade a risparmio energetico (ovvero le fluorescenti compatte) non sono le più efficienti in assoluto. Molto meglio optare per i LED, capaci di generare parecchia luce con una potenza relativamente ridotta. Inoltre, questi diodi raggiungono la piena luminosità subito dopo l’accensione e hanno una vita particolarmente lunga.
Frigorifero
- La posizione scelta per il frigorifero in cucina non è indifferente. Se è ubicato vicino a fonti di calore (termosifone, stufa, lavastoviglie, finestra soleggiata) sarà costretto a consumare più energia per mantenere le basse temperature al suo interno. Da evitare anche il posizionamento del frigorifero a contatto diretto con la parete, che impedisce la libera circolazione dell’aria e ostacola il raffreddamento. Potete approfondire il discorso su questa pagina.
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Volevo suggerire un approfondimento per comprendere la scomparsa della classe a+ e quindi come cambia il concetto di classe aaa per tutti gli elettrodomestici.