Ricavare l’idrogeno dalle proteine: una sfida già iniziata

Di

Le proteine sono composti organici con varie funzioni, tra cui la capacità di produrre elementi chimici puri, che servono per nutrire le funzioni vitali degli esseri viventi. In particolare, alcune di esse, chiamate idrogenasi, producono idrogeno e la ricerca biochimica americana sta studiando la messa a punto di proteine artificiali (ovvero, modificate in laboratorio rispetto a quelle naturali), che ottimizzino questa capacità di produzione dell’idrogeno puro.

Sappiamo tutti quanto siamo di fondamentale importanza per il bene dell’ambiente riuscire a produrre idrogeno: esso è in assoluto il più ecologico tra i combustibili, perché nel momento in cui brucia, la sua combinazione con l’ossigeno non produce altro che acqua pura. Al momento esistono delle auto a idrogeno, ma produrre questo gas è ancora molto difficile e costoso, sia in termini economici che energetici (infatti, è necessario un processo di elettrolisi dell’acqua che richiede tanta energia quanta se ne ottiene dalla successiva combustione dell’idrogeno come carburante). In alternativa, l’idrogeno può essere prodotto a partire dal metano con l’ausilio di catalizzatori a base di platino, che però risultano altamente inquinanti. Se si riuscisse a far produrre idrogeno alle proteine, il sogno di tutti gli ambientalisti si realizzerebbe, perché otterremo un carburante economico, non inquinante e in quantità praticamente illimitata. La ricerca è solo agli inizi e sta cercando di trovare soluzioni per aggirare il problema dell’estrema reattività tra idrogeno e ossigeno, che porterebbe alla sua perdita immediata. Occorre dunque produrre idrogeno in maniera “controllabile” e lo si fa studiando i centri catalitici delle proteine, ovvero le strutture che producono l’idrogeno, estraendoli e ricollocandoli in un’altra proteina più facile da manipolare.

1 commento su “Ricavare l’idrogeno dalle proteine: una sfida già iniziata”
  1. Pier Luigi Caffese ha detto:

    Biofuels ed idrogeno.
    Sappiamo benissimo come ricavare idrogeno dalle proteine ma il Governo italiano,rappresentato da De Vincenzi,non vuole perchè per Lui andremo a fossil fuel oltre il 2050.Insomma un Sott.Energia dice che quelli che fanno progetti e ricerche sono dei cretini e fosse per Lui andrebbe a oil/gas per il resto del secolo.Quando l’arroganza di un ignorante blocca il paese e lo ingessa!Dagli zuccheri e proteine si ricava idrogeno,sungas,biofuel ma bisogna fare attenzione ai costi dell’energia in entrata e per questo mi sono inventato l’hydro tridimensionale che darebbe elettricità a 20 euro il MWh.Ora noi progettisti attenti ai costi sappiamo quasi tutto sui neutral carbon fuel che si basano sul principio della biorespirazione artificiale.Per questo i bravi progettisti usano delle elettrolisi particolari come RWGS o sabatier per produrre syngas,poi biofuel o BIOH.I piu’ bravi usano solo le rinnovabili,mentre quelli che utilizzano biomasse se vogliono stare su costi contenuti devono usare alte temperature o HTSE.Iouso anche il plasma perchè ha ottimi rendimenti sino al 90%.Ma in Italia se parli di plasma,alte temperature,biorespirazione artificiale,reuse CO2 ti impallinano perchè la cultura di chi comanda,vedi De vincenzi,Eni,Enel e’ solo fossile e per loro i biofuels di 3-4-5 gen non esistono,ci sono solo quelli di 2° generazione da etanolo.Questi prendono contributi e tanti e Clini asserisce che gli altri non devono avere contributi ne ricerche.Sa cosa dico:ignoranti al potere e via!


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloEcologia.it – Consigli su ambiente e sostenibilità supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009