Revisione della caldaia: quando e perché bisogna effettuarla
Di NicolettaPer vivere in sicurezza e ottimizzare i consumi è indispensabile una manutenzione regolare delle caldaie domestiche, anche definita spesso come “revisione”. Da non confondere con il cosiddetto “controllo fumi” o bollino blu, che è invece un controllo di efficienza energetica previsto dalla legge per tutti gli impianti con potenza superiore a 10 kw in cui analizzano i fumi della combustione per verificarne il rendimento e altri parametri fisico-chimici in base alle norme vigenti.
Che cosa implica la revisione della caldaia?
Questo intervento di manutenzione si articola in una serie di operazioni volte a conservare l’impianto per la generazione di calore in uno stato adatto ad adempiere la sua funzione. Prevede quindi la pulizia del bruciatore, la pulizia dello scambiatore di regolazione, la verifica che lo scarico dei fumi avvenga in modo corretto ed efficiente . In altri termini, consiste in tutte quelle operazioni tese a conservare l’impianto in uno stato nel quale può adempiere alla funzione richiesta.
Ogni quanto tempo occorre fare la revisione della caldaia?
Idealmente, almeno una volta l’anno. Come suggerisce il buon senso, il periodo migliore per chiamare il tecnico sono la primavera inoltrata e l’estate in cui in cui le caldaie non sono utilizzate e si ha davanti un certo lasso temporale per le verifiche ed eventuali riparazioni o sostituzioni di parti.
Quali rischi implica la mancata revisione della caldaia?
I rischi in agguato sono più di uno. In sintesi:
* La fuoriuscita di gas (per le caldaie con alimentazione a gas, metano o GPL). È facile intuire il pericolo: nei casi peggiori chi vive nella casa può subire un’intossicazione, in quelli peggiori uno scoppio con conseguenze fatali a lungo raggio.
* Formazione di monossido di carbonio (non solo con i gas ma con ogni tipo combustibile) a causa della bruciatura dell’ossigeno in assenza di opportuno ricambio d’aria nel locale oppure per via degli intasamenti dei tubi di scarico fumi.
* Incendio del combustibile, nei casi di caldaie alimentate a gasolio o a kerosene.
* Fulminazioni, ovvero fiamme provocate da un cortocircuito di un impianto elettrico necessario per il funzionamento della caldaia.
Come in tutte le cose prevenire è decisamente meglio che curare: la manutenzione periodica non soltanto ci fa vivere in sicurezza ma permette anche di ridurre l’inquinamento e di risparmiare sul combustibile.
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Grazie! Molto interessante. Dovrò far revisionare la mia caldaia…