A San Valentino regala fiori a kilometri 0

Di
rosa rossa

A San Valentino gli italiani esprimono il loro amore prevalentemente con i fiori. Così fanno anche l’8 marzo, per la festa della donna, e in molte altre ricorrenze dell’anno.

Pare che il 48% degli italiani preferisca regalare un bouquet di fiori a un gioiello o a un capo d’abbigliamento o un profumo.

Purtroppo, nel nostro paese, ben il 60% dei fiori è di importazione. La maggior parte di essi proviene da Olanda, Thailandia, Brasile, Perù e Kenya. Un’assurdità dal punto di vista ambientale. Per il trasporto di un mazzo di rose dal Perù a Roma si devono percorrere 10.800 chilometri su un Boeing 747, consumando 5 litri di petroli ed emettendo quasi 15 chilogrammi di CO2. Per arrivare da Nairobi, in Kenya, un mazzo di fiori fa consumare 2,5 chili di petrolio con l’emissione di 8 chilogrammi di CO2.

Un nonsenso, soprattutto considerando che i fiori italiani non mancano, ci sono oltre 20.000 aziende florovivaistiche nel nostro paese e una domanda maggiore non farebbe che stimolare la crescita del settore.

I fiori italiani non hanno nulla da invidiare dal punto di vista estetico, non sono coltivati sfruttando la manodopera in maniera disumana, sono sottoposti a rigide normative dal punto di vista delle sostanze chimiche impiegate e non rubano risorse idriche indispensabili per colture più importanti (come invece avviene in molti dei paesi citati). Inoltre, sono sicuramente più profumati, non solo perché non devono affrontare i lunghi tempi di viaggio, ma anche perché i produttori nazionali sono impegnati a selezionare le varietà con gli aromi più intensi e caratteristici. E’ dunque ora di iniziare a scegliere fiori che provengono da serre nostrane, ossia a Km 0.

Alcune idee per comprare fiori a km 0

  1. Cerca fiorai locali: puoi chiedere ai tuoi amici o ai vicini per sapere se ci sono fiorai nella tua zona che vendono fiori a km 0.
  2. Cerca nei mercati agricoli locali: spesso i mercati agricoli locali vendono fiori coltivati ​​localmente. Questo è un ottimo modo per supportare i produttori locali e per acquistare fiori freschi e di stagione.
  3. Utilizza i social media: molte aziende agricole locali pubblicizzano i loro prodotti sui social media. Cerca su Facebook e Instagram per trovare fiorai locali che vendono fiori a km 0.
  4. Visita un’azienda agricola locale: molte aziende agricole vendono fiori freschi direttamente al pubblico. Questo ti dà l’opportunità di vedere dove sono coltivati ​​i fiori e di conoscere il produttore.

In questo modo, non solo avrai fiori freschi e di stagione, ma supporterai anche l’economia locale e l’ambiente, riducendo le emissioni di CO2 associate al trasporto di fiori dall’altra parte del mondo.

Il movimento Slow Flowers è nato negli Stati Uniti e sta crescendo sempre di più in Nord America, ma non pare aver preso piede in Italia finora. Tuttavia, c’è sempre una crescente consapevolezza nella società sull’importanza di supportare l’agricoltura locale e sostenibile, quindi non è detto che in futuro il movimento Slow Flowers non possa avere successo anche in Italia.

Se proprio abbiamo bisogno di fiori recisi di provenienza esotica, allora per lo meno scegliamo quelli con etichetta Fairtrade, che garantisce pratiche commerciali equosolidali e che per la coltivazione non si utilizzino prodotti chimici cancerogeni o pesticidi altamente inquinanti.

“Rose. Percious platinum.” by Bernard Spragg is marked with Public Domain Mark 1.0. To view the terms, visit https://creativecommons.org/publicdomain/mark/1.0/?ref=openverse.


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