Raffreddore: cos’è e come curarlo
Di Daniele GrattieriIl raffreddore è una lieve infezione virale del tratto respiratorio superiore, causata in genere da oltre 200 virus diversi. È una malattia molto comune che di solito si risolve entro 5-10 giorni e che provoca diversi disturbi, in alcuni casi (più gravi) anche febbre, mal di testa e dolori muscolari. Vediamo nel dettaglio quali sono i sintomi, le cause e i rimedi del raffreddore.
I sintomi del raffreddore
Quando una persona contrae il raffreddore può avvertire alcuni sintomi della malattia. Questi includono: mal di gola, starnuti, aumento della produzione di muco, naso che cola o naso chiuso, tosse, raucedine della voce e stanchezza.
A questi, si aggiungono di rado anche disturbi più significativi, come febbre (di solito tra 37-39 °C) e mal di testa. In alcune persone affette da raffreddore è possibile anche una perdita dell’olfatto e del gusto (iposmia/anosmia): ciò significa che la capacità di sentire determinati sapori diminuisce.
Può anche verificarsi una lieve irritazione degli occhi, nonché una sensazione di pressione nelle orecchie e mal d’orecchi. Questi disturbi sono più tipici delle infezioni influenzali che dei comuni raffreddori; tuttavia, se il paziente prova questo livello di dolore a causa del raffreddore o dell’influenza, può essere presente anche un’infezione dell’orecchio medio.
Presentando sintomi simili, è difficile distinguere il raffreddore dall’influenza. Ciò che li differenzia è il fatto che mentre l’influenza si presenta all’improvviso causando febbre, dolori muscolari e mal di testa, il raffreddore invece si manifesta in modo graduale e provoca principalmente tosse e mal di gola.
Le cause e i rimedi
I virus del raffreddore si trasmettono attraverso le goccioline di saliva emesse nell’aria dalle persone infette attraverso tosse e starnuti, oppure quando si parla.
Altre modalità di trasmissione sono il contatto diretto con superfici contaminate, tra cui anche le mani di una persona raffreddata, o la condivisione di oggetti con le persone contagiate. L’infezione si verifica quando ci dimentichiamo di lavare le mani e le portiamo alla bocca, al naso o agli occhi.
Sono diversi i fattori che possono incrementare il rischio di prendersi il raffreddore: l’età, il sistema immunitario debole, determinati periodi dell’anno e il fumo (frequentando posti affollati).
Ma una volta che si è stati contagiati e si ha il raffreddore com’è possibile intervenire? Generalmente, il raffreddore dura al massimo 5-10 giorni; per tale ragione, si può gestire la malattia senza necessariamente dover consultare il medico. Basta seguire questi semplici consigli:
- Bevete molti liquidi per reintegrare quelli persi con l’aumento della sudorazione e della rinorrea;
- Contribuite a ripristinare le energie con una dieta sana contro il raffreddore, povera di grassi e ricca di fibre, con frutta e verdura fresche;
- Ricorrete alle caramelle al mentolo oppure effettuate gargarismi con l’acqua salata, per trovare un po’ di sollievo;
- Alleviate i sintomi attraverso il ricorso a farmaci che non necessitano di una prescrizione medica: si possono acquistare in qualsiasi farmacia e agiscono bene sulle vie respiratorie superiori. Tuttavia, se non si vuole correre il rischio di attaccare il raffreddore alle persone che si incontrano durante il tragitto verso la farmacia o di peggiorare il proprio stato di salute uscendo di casa, il consiglio è quello di ordinare i farmaci da banco online, approfittando delle diverse piattaforme presenti sul web che consentono di ricevere i medicinali direttamente a casa propria.
In quest’ultimo caso, però, bisogna fare attenzione ai tipi di farmaci: ce ne sono alcuni che potrebbero non essere sicuri per neonati, donne in gravidanza e persone con malattie croniche. Per tale ragione, il suggerimento è sempre quello di leggere il foglietto illustrativo o, per essere maggiormente sicuri, chiedere un consulto al proprio medico.
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