Può l’ingegneria climatica salvare il Pianeta?

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Per ingegneria climatica (spesso impropriamente chiamata geoingegneria) si intende l’insieme delle tecnologie volte contrastare su scala planetaria le cause o i temibili effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale. Ma che cosa dobbiamo pensarne? La nobile missione di raffreddare la Terra è solo un pio desiderio oppure può avere successo?

L’ingegneria climatica opera su due principali fronti.

Rimozione dell’anidride carbonica

Le tecnologie per rimozione della CO2 tentano di eliminare o ridurre i gas “climalteranti” mediante varie strategie:

* riduzione della deforestazione e riforestazione;
* generazione di biocombustibili con cattura e sequestro della CO2;
* pirolisi delle biomasse animali e vegetali al fine sequestro della CO2 (con produzione di biochar, un materiale carbonioso ottenuto per degradazione termica;
* cattura dell’anidride carbonica mediante processi artificiali;
* fertilizzazione delle alghe oceaniche mediante nutrienti come ferro, fosforo o azoto.

Riduzione della radiazione solare

L’uomo è in grado di raffreddare artificialmente il pianeta? L’idea di base da cui partono gli ingegneri climatici è una sola: se la Terra riflettesse di più la luce solare si riscalderebbe di meno. L’ingegneria climatica propone tre principali modalità per mettere in atto questa idea. La prima consiste in buona sostanza nel fare quello che fanno i vulcani: quando sono in eruzione il cielo si oscura e sulla Terra fa leggermente più freddo. Questo effetto può essere ottenuto artificialmente anche mettendo nell’aria degli aerosol di solfuri che riflettono la luce a un’altitudine da 15 a 50 chilometri. L’idea parrebbe sensata, ma nasconde alcune conseguenze dannose per l’ambiente.

L’idea numero due (semplificata al massimo) consiste nello spargimento sul mare di una schiuma artificiale di colore chiaro, contrastando così il fenomeno per cui l’acqua di mare scura riflette poca luce e immagazzina molto calore, portando il Pianeta a scaldarsi ulteriormente.

La terza idea consiste nel dipingere di bianco le abitazioni e i marciapiedi delle città. Questo metodo è noto da tempi non sospetti, perché è usato da sempre nei paesi africani, del Medioriente dell’Europa meridionale., ma anche più di recente nel sud della California. Il suo grande vantaggio sta nel fatto di non essere dannoso per l’ambiente.

In teoria i tre metodi citati possano riuscire a raffreddare la Terra da 0,5 a 1 °C, ma i detrattori non mancano.

Tuttavia, sono tutti d’accordo su un punto: le emissioni di gas serra devono essere ridotte il più rapidamente possibile. Inoltre, bisogna trovare il modo di adattarsi al cambiamento climatico nel lungo periodo, perché l’ingegneria climatica da sola non sarà in grado di fermarlo.


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