Fino a che punto è “ecologica” un’auto elettrica?
Di NicolettaLa salvaguardia del pianeta Terra e della salute dei suoi abitanti è uno dei motivi principali che inducono le persone all’acquisto di un’auto elettrica. Di fatto i veicoli elettrici in circolazione non immettono nell’atmosfera il biossido di carbonio, a differenza dei veicoli con motori a combustione tradizionali e anche dei veicoli ibridi (anche se questi ultimi sono indubbiamente meno inquinanti).
Detto questo, va comunque ricordato che un’auto può essere definita davvero ecofriendly quando non soltanto è munita di un sistema di propulsione a zero impatto ambientale, ma anche quando i suoi costruttori si preoccupano di impiegare tecnologie rispettose dell’ambiente in ogni fase della progettazione, della produzione e dello smaltimento. Ad esempio, l’impiego di vernici idrosolubili per la carrozzeria, opportuni trattamenti per le acque reflue prodotte negli stabilimenti di costruzione, valorizzazione e recupero di materiali provenienti dalla rottamazione dei veicoli usati.
A proposito delle auto elettriche, a onore del vero occorre dire la produzione delle batterie di cui è munita un’auto elettrica è assai inquinante (secondo alcuni studi le emissioni derivanti dalla sua produzione sono pari a quelle emesse da un veicolo tradizionale che ha già percorso 150.000 chilometri). La riduzione dell’impatto ambientale inizia dunque soltanto con l’utilizzo. E anche per la ricarica delle batterie mediante collegamento a una rete elettrica locale non si può dire che non si produca un impatto sull’ecosistema – a meno che l’energia elettrica non provenga da una fonte rinnovabile (solare o eolica). Se l’elettricità per la ricarica è prodotta dalla combustione di idrocarburi fossili la nostra vettura elettrica in realtà, produce delle emissioni, anche se questo avviene in un luogo diverso da quello in cui si trova il veicolo.
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