Pro e contro degli addolcitori anticalcare – per la salute e l’ambiente
Di NicolettaTempo fa abbiamo tessuto le lodi dei sistemi anticalcare elettromagnetici che abbassano la durezza dell’acqua senza aggiungere sali o additivi chimici. Completiamo oggi il discorso con i loro concorrenti più diffusi, ovvero gli addolcitori anticalcare a sale, cercando di fare un elenco dei vantaggi e degli svantaggi che questi ultimi comportano per la salute e per l’ambiente.
Partiamo con un discorso più generale, ovvero un elenco dei vantaggi che derivano dall’addolcimento dell’acqua a prescindere dal metodo: l’acqua dura non soltanto abbrevia la vita del bucato bianco facendolo prematuramente ingrigire, ma porta grandi quantità di carbonato di calcio e di magnesio nei tubi, nelle serpentine di importanti elettrodomestici come scaldabagno, lavatrici e lavastoviglie.
Con l’acqua addolcita ogni tipo di lavaggio (che si tratti di indumenti, di piatti o persino dei propri capelli) risulterà più rapido, semplice ed efficace e sarà necessario impiegare una minore quantità di detergenti – tutto a beneficio dell’ambiente. Eviteremo l’utilizzo di grandi quantità di detersivo anche per pulire le superfici di bagni e cucina e i rubinetti su cui si formano quelle fastidiose macchie bianche di calcare. Ridurremo le spese per la manutenzione idraulica della casa, avremo elettrodomestici più efficienti ed economici (con una bolletta energetica decisamente più bassa) e meno soggetti all’usura – quindi con una vita più lunga.
Come funzionano gli addolcitori a sale
Semplificando al massimo potremmo dire che gli addolcitori a sale funzionano in questo modo: l’acqua viene fatta passare attraverso un contenitore pieno di resine che le molecole di calcio e magnesio rendendono priva di calcare. Per rigenerare le resine è necessaria una soluzione salina: per questo di tanto in tanto occorre aggiungere un sacchetto di sale nel serbatoio.
Gli addolcitori sono in grado di rimuovere gli ioni di calcio e di magnesio, ma anche quelli di ferro e manganese e riducono notevolmente la durezza dell’acqua mediante un processo di alterazione chimica: gli ioni di calcio – capaci di aggregarsi con quelli di magnesio sono sostituiti da ioni di sodio (che con il magnesio non si possono unire). In questo modo il calcare e le relative incrostazioni non si possono formare. L’acqua che esce da un addolcitore è perciò priva di calcio e magnesio, ma più ricca sodio, perciò non conviene berla perché perché può causare problemi renali e ritenzione idrica. Invece il calcare non fa male alla salute, anche se molti sono convinti del contrario. I suoi danni come dicevamo sono di tipo “idraulico”.
L’ideale sarebbe quindi avere nella propria casa due diversi impianti idrici, uno sanitario e uno “potabile” – il primo che produce acqua calda per il bagno e il lavello della cucina e il secondo soltanto per l’acqua fredda.
Invece che con il sale, le resine degli addolcitori possono anche essere rigenerate con il cloruro di potassio, decisamente meno dannoso per la salute, ma più costoso.
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Per un dimensionamento dell’addolcitore adatto al Vs. caso Vi invitiamo a visitare la pagina http://www.saccoengineering.it/addolcitori-acqua.html
..e se si usa l’acqua dell’addolcitore anticalcare a sale non per bere ma per
cucinare? Grazie!
Tutto vero, tranne che la concentrazione di sale che rilascia l’addolcitore è talmente bassa che nell’arco dell’anno è impercettibile.
In molti ristoranti si cucinano le pietanze con l’acqua trattata con il sale, la usano per cucinare per bere ,ma dove sono le istituzioni nessuno controlla l’acqua che arriva al consumatore finale. Penso che il comune debba rilasciare un certificato di idoneità dell’acqua. Il sale fa’ tanti danni ,io riesco ad avvertire l’acqua trattata al sale quando viene trattata nei ristoranti e resa frizzante ,la (gasatura) aumenta quel senso di schifo del sapore strano. Ma possibile che non ci sia nessuno che controlli e rilasci un certificato che tranquillizzi gli avventori. Che senso ha che l’acqua venga analizzata ogni giorno per verificare che non contenta nitrati e arsenico se poi il ristoratore ignorante la modifica e la rovina lui. Bisogna dire anche una cosa l’acqua che ci arriva nelle case a Roma e’ buona sicura gustosa e consistente forse pure troppo solo che e’ troppo ricca di calcio e per me che ho alle spalle 5 interventi di litotrissia e tre interventi di rimozione di calcoli in endoscopia non è il massimo. Come posso risolvere questo problema. Nelle acque minerali non ci credo primo perche’ vengono analizzare una volta ogni cinque anni contro quella dell’acquedotto che viene controllata 5 volte al giorno. Per esempio poi c’è il punto che le analisi sulle acque minerali sono volutamente falsate perche’ non si puo’ scrivere sull’etichetta lievemente radioattiva o arsenico tracce, perche l’imbottigliamento deve continuare. Il problema sarebbe politico ma non viene evidenziato perche le aziende di acque minerali fanno donazioni a tutte le fondazioni di politici in modo trasversale a tutti i rappresentati l’arco costituzionale. Fate un esperimento mettete nel congelatore una bottiglia di Ferrarelle ed una di uliveto,una volta congelate nel senso che ghiacciano,tiratele fuori dal congelatore e lasciatele scongelare una volta ritornate allo stato liquido sul fondo delle bottiglie troverete un tappetino di particelle di calcare. Comunque questi ristoratori che cucinano inconsapevolmente con (lacquasalata) non lo fanno in cattiva fede ne conosco uno che va a comprare la farina a 3 euro e cinquanta a Sant’ Oreste per dare un buon prodotto ai suoi clienti
Buongiorno,
Io ho installato un addolcitore. Ho fatto le analisi prima e dopo l’installazione del prodotto e ho potuto verificare una differenza notevole. Ero molto scettica anche io all’inizio perchè è un argomento di cui se ne legge di ogni su internet. Poi ho trovato questo articolo che mi ha convinto: addolcitore