Portulaca: proprietà e utilizzi di una pianta ingiustamente dimenticata
Di NicolettaNon si tratta certo di una pianta appariscente, eppure quella che la maggior parte di noi considerano alla stregua di una erbaccia è in realtà non soltanto commestibile, ma ricca di sostanze preziose. Stiamo parlando della portulaca (nome latino: Portulaca oleracea), anche nota come porcellana o erba grassa.
Proprietà della portulaca
Fin dalla notte dei tempi è nota come una pianta preziosa e salutare. Contiene infatti un’abbondante dose di vitamina C (che rafforza il sistema immunitario), nonché vitamina A e vitamina E (entrambe sono importanti antiossidanti che proteggono e rigenerano le cellule). E poi grande quantità di sali minerali come magnesio, calcio, potassio, potassio, fosforo, ferro, zinco e sodio. Oltre a questo le sue foglie contengono delle mucillagini che hanno un effetto lenitivo sullo stomaco irritato e sulle mucose intestinali: infatti il succo di portulaca spremuto e bevuto fresco è un ottimo ausilio contro i disturbi digestivi. Con la portulaca si fornisce al corpo anche una buona quantità dei preziosi acidi grassi omega-3, degli antinfiammatori naturali che combattono l’accumulo di colesterolo nel sangue.
Come usare la portulaca in cucina
Della portulaca si possono mangiare sia le foglie carnose a forma ovoidale che gli steli più teneri. Hanno un sapore aspro e leggermente salato. Le foglie e i germogli freschi possono essere consumati sbollentati, ma anche crudi, se si vogliono conservare le preziose vitamine. La Portulaca può essere utilizzata in molti modi in cucina: lasciata cruda e finemente tritata è un ottimo ingrediente di un’insalata mista (misticanza), ma può anche essere mescolata con un formaggio spalmabile o con la ricotta oppure cosparsa sopra le uova strapazzate. Se invece la vogliamo consumare calda, sarà opportuno sbollentarla rapidamente oppure cuocerla delicatamente al vapore. In questo caso costituisce un ottimo contorno per frittate, ceci o patate e cipolle al forno.
Come coltivare la portulaca
La portulaca può essere coltivata in un orto tradizionale, ma anche in un vaso sul balcone. Va seminata verso l’inizio di maggio, quando le temperature si fanno più miti. Predilige un terreno sabbioso (precedentemente mescolato a compost) e un luogo soleggiato. I semini dovrebbero essere distanziati tra loro di circa 20 centimetri e non spinti troppo in profondità. Le piantine crescono rapidamente e si diramano dal suolo. La portulaca è particolarmente facile da curare: non necessita di fertilizzanti, ma solo di un’irrigazione regolare. Attenzione però: non tollera i ristagni d’acqua.
I primi germogli freschi si possono raccogliere dopo circa quattro settimane dalla semina: ci si può servire di un coltellino affilato per staccare solo i germogli superiori. La parte inferiore della pianta poi germoglierà nuovamente e a quel punto si potrà ripetere l’operazione. Non appena compaiono i primi fiori gialli, le sostanze amare si raccolgono nelle foglie, che non sono più commestibili. Comunque lasciate che almeno alcune piante arrivino alla fioritura: così vi procurerete i semi per la primavera successiva!
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