Pesce da pesca sostenibile: cosa vuol dire e come trovarlo tra i surgelati

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pesca sostenibile

Il consumo di prodotti alimentari di derivazione animale contribuisce all’inquinamento ambientale. Non solo, il prelievo di pesci indiscriminato ed eccessivo sta spopolando varie zone del pianeta. Per questo allevare in modo consapevole, ma anche pescare in modo sostenibile ci permetterà di diminuire l’inquinamento ambientale, di mangiare meglio e di poter continuare ad avere alcuni prodotti disponibili per le nostre tavole.

La pesca sostenibile è un vero e proprio movimento, che sposa in tutto e per tutto le pratiche che riguardano una pesca che non nuoce all’ambiente e il ritorno all’utilizzo del “pesce povero“.

Dove trovare il pesce da pesca sostenibile

Per fare in modo che la pesca sostenibile entri a far parte della vision di un ampio numero di aziende che si occupano di trasformazione agroalimentare è importante chiedere sempre da dove arriva il pesce che mangiamo ogni settimana, sia che si tratti di quello fresco acquistato in pescheria, sia che tratti di quello surgelato. Per quanto riguarda quest’ultimi, sono numerose le aziende particolarmente attente e sensibili sotto questo punto di vista.

I principi della pesca sostenibile

La pesca può essere più o meno sostenibile, secondo uno standard certificato a livello internazionale, dall’MSC, Marine Stewardship Council. Questo standard si misura secondo tre principali criteri:

  • Stock ittici sostenibili: l’intenzione è quella di pescare solo laddove la popolazione ittica di una zona è ancora ricca e variegata, evitando di depredare completamente alcune zone marine del pianeta;
  • Impatto ambientale: questo deve essere minimo, non solo per quanto riguarda il numero di pesci pescati, ma anche per la gestione degli habitat all’interno di cui essi vivono e l’impatto che la pesca ha su di esso;
  • Gestione della pesca: chi possiede un certificato MSC segue in modo corretto la legislazione per quanto riguarda i tempi, i modi e le zone di cattura; evitando anche di catturare i pesci durante alcune stagioni o a causa di particolari circostanze ambientali.

Il pesce certificato MSC è sicuro per chi lo consuma e per l’ambiente, inoltre, i metodi di pesca tutelano l’intera popolazione di pesci del mondo.

Come si certifica la pesca sostenibile

Per ottenere il certificato MSC è necessario seguire uno specifico processo, detto FCP o Fisheries Certification Process. L’FCP definisce tutti i processi da seguire quando si valuta un’attività di pesca oltre a descrivere i criteri necessari per poter ottenere la certificazione di pesca sostenibile. Lo standard è applicato in modo uniforme in tutto il pianeta e per tutte le attività di pesca. Quando si parla di pesce sostenibile surgelato, l’obiettivo da perseguire è anche quello di verificare il corretto funzionamento degli allevamenti. A partire da valutazioni che vanno a monitorare la quantità di acqua di scarico prodotte, l’impatto di eventuali attività svolte in habitat protetti, l’analisi delle risorse idriche di queste zone e le spese effettuate per la tutela dell’ambiente.

Il gusto per le cose buone

Poter avere a disposizione pesce da pesca sostenibile e da allevamenti gestiti in modo corretto ci permette anche di avere un migliore prodotto sulle nostre tavole. Pescare in modo sostenibile significa infatti anche evitare di catturare pesci troppo piccoli. Inoltre, negli ultimi anni l’attenzione è stata posta anche sullo spostarsi verso pesci la cui pesca impatta in modo minore sull’ecosistema. Non per questo si tratta di pesce di scarsa qualità o che offre carni non gustose e piacevoli, anzi. Dunque scegliamo il pesce in modo intelligente!


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