L’isola di Samsø, dove il 100% di energia proviene da fonti rinnovabili
Di NicolettaTra tante notizie negative dal punto di vista ambientale, un caso estremamente virtuoso ci viene segnalato dal Nordeuropa: come un’oasi felice, al largo della costa orientale della Danimarca, l’isola di Samsø (112 chilometri quadrati di estensione per 4300 abitanti) ha portato la produzione energia proveniente da fonti rinnovabili a colmare l’intero fabbisogno dell’isola. Il risultato è stato raggiunto dopo 14 anni di impegno dei residenti, che sono riusciti a creare una comunità autosufficiente dal punto di vista energetico, sfruttando principalmente l’energia eolica dei forti venti di queste latitudini.
Verso la fine degli anni ’90 l’isola aveva vinto un concorso che le permetteva di ricevere aiuti governativi per trasformarsi in un territorio capace di autosostenersi dal punto di vista energetico. E così, è stato progressivamente bandito dal territorio l’uso di combustibili: la circolazione automobilistica è stata limitata a veicoli elettrici e i trattori agricoli e i traghetti utilizzano un biodiesel prodotto con i semi di colza coltivati sull’isola.
Si tenga presente che, prima di diventare un paradiso per l’energia verde, l’isola dipendeva totalmente dal petrolio e dal carbone (importati). Ora 21 turbine eoliche (sia sul territorio che offshore), parzialmente finanziate dai residenti producono anche più energia del necessario. Il riscaldamento domestico è fornito dalla combustione di paglia in un impianto centrale – la stessa paglia che un tempo veniva bruciata nei campi. I residui della combustione vengono usati come fertilizzanti nei campi. Anche i pannelli solari fanno la loro parte.
La Energy Academy di Samso ha ricevuto gli elogi di importanti enti e istituzioni in tutto il mondo ed è diventata mèta per le vacanze-studio di ricercatori e ingegneri ambientali di tutto il mondo, il cui sogno è ovviamente replicare il successo in altre aree del mondo.
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