Per le erbe infestanti la soluzione più ecologica è la polverizzazione dei semi
Di NicolettaL’erba cattiva non muore mai, recita un vecchio adagio. E in effetti alcuni tipi di erbacce sono ogni anno più tenaci dal punto di vista genetico per effetto dell’utilizzo eccessivo di diserbanti.
Gli agricoltori australiani sono abituati a combattere il problema e di recente qualcuno di loro ha costruito un macchinario che potrebbe aiutarli moltissimo, senza danneggiare l’habitat. Il principio sta nella distruzione dei semi indesiderati prima che essi germoglino. Fino a qualche tempo fa ci si limitava come in altre parti del mondo a utilizzare tecniche come le colture alternate o a rotazione oppure il dissodamento profondo del terreno – che in effetti sono benefici per il suolo, ma non sempre sufficienti.
Il nuovo polverizzatore per semi ideato in Australia si attacca al retro di una mietitrebbia e in questo modo, si riesce con un solo passaggio a separare il grano dalla pula e dagli altri scarti come le erbacce. Ma a differenza di quanto avviene di solito, il materiale di scarto macinato non viene nuovamente posato sul campo, ma passato in un doppio mulino che trita i semi e gli steli a dimensioni piccolissime, tali da renderne impossibile la germogliazione.
Dal prototipo si è passati alla commercializzazione nel 2013 con vari esemplari di macchina venduti. Secondo alcuni studi il nuovo metodo è in grado di distruggere tra il 95 e il 99% dei semi delle erbe infestanti. Gli effetti sull’agricoltura non sono istantanei perché molti semi sono comunque portati dal vento, ma se tutti i contadini di una determinata area adottassero lo stesso metodo, nel giro di pochi anni si riuscirebbe a tenere realmente sotto controllo il problema e in questo modo a diminuire drasticamente la necessità di operazioni di diserbo.
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