La dieta vegana, per un’alimentazione a basso impatto ambientale
Di NicolettaLa dieta vegana sta coinvolgendo parecchie persone: sono sempre di più le persone convinte della bontà di questa filosofia di vita, che a differenza del vegetarianismo rifiuta non solo carne e pesce, ma anche latticini, uova, miele e tutti i derivati da prodotti di origine animale. Secondo le ultime statistiche, i vegetariani sono il 6% della popolazione italiana, mentre i vegani si attestano nel 2013 attorno all’1%. È in aumento, di conseguenza, anche l’interesse dei dietologi di tutto il mondo; anche in Italia i nutrizionisti di Milano e Roma sono sempre più preparati sull’argomento e il numero dei ristoranti e dei servizi di catering che propongono menù vegetariani, così come molti supermercati ospitano oggi sezioni «veg».
La scelta di rinunciare agli alimenti di origine animale è dovuta per molti ai metodi di sfruttamento industriale che vengono utilizzati nelle aziende alimentari: le bestie sono spesso costrette a condizioni estreme di disagio e sovraffollamento. E il rispetto per gli animali è una delle ragioni principali che spiegano l’adozione di diete «veg», soprattutto tra le donne: il 66% di loro, stando a dati del 2013, la vede come prima motivazione. Altre ragioni diffuse per una scelta di questo tipo sono gli effetti positivi della dieta sulla salute e la tutela dell’ambiente in generale.
La questione ambientale, in particolare, è pesantemente condizionata dal forte consumo di carne, pesce e alimenti animali che si fa oggi nel mondo: la riduzione dei consumi d’acqua e delle emissioni di CO2 passa anche da una riduzione della nostra produzione alimentare. In anni di crisi e calo dei consumi, perciò, una scelta di vita di questo tipo potrebbe essere utile sia per la propria salute sia per quella degli altri.
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