Indice di sostenibilità ambientale: l’Italia è al 22° posto nel mondo
Di NicolettaIn inglese si chiama Environmental Performance Index (EPI), in italiano si traduce indice di sostenibilità ambientale, ed è dal 2002 a questa parte un criterio con il quale vengono classificate le prestazioni ambientali di 178 paesi del mondo in rapporto a due fattori: la protezione della salute umana e la protezione degli ecosistemi. A garantire la correttezza del metodo vi sono le università statunitensi di Yale e Columbia, la fondazione canadese Samuel Family e il World Economic Forum.
Anche quest’anno sono stati monitorati indicatori come la qualità dell’aria, la qualità delle acque, l’esposizione a elementi chimici dannosi, la gestione dei rifiuti, la tutela delle foreste, la tutela della biodiversità, la desertificazione, le emissioni di C02.
Ecco nell’ordine la classifica dei primi 20 paesi, con il punteggio ottenuto:
Svzzera 87.67
Lussemburgo 83.29
Australia 82.4
Singapore 81.78
Repubblica Ceca 81.47
Germania 80.47
Spagna 79.79
Austria 78.32
Svezia 78.09
Norvegia 78.04
Paesi Bassi 77.75
Regno Unito 77.35
Danimarca 76.92
Islanda 76.5
Slovenia 76.43
Nuova Zelanda 76.41
Portogallo 75.8
Finlandia 75.72
Irlanda 74.67
Estonia 74.66
Slovacchia 74.45
Italia 74.36
Grecia 73.28
Canada 73.14
Emirati Arabi Uniti 72.91
Giappone 72.35
Francia 71.05
Ungheria 70.28
Cile 69.93
Polonia 69.53
Come si può vedere, l’Italia non è nelle primissime e neanche nelle prime posizioni: la penalizzazione è derivata dalle valutazioni sull’inquinamento atmosferico e sull’utilizzo dei pesticidi in agricoltura. Anche la tendenza non è buona, perché nel 2002 eravamo al 19° posto nel mondo e nel 2010 al 18°. E non deve costituire una scusa che paesi avanzati come Canada, Francia, Giappone e Stati Uniti si posizionino tra il 24° e il 33° posto. La Russia è addirittura al 73°, mentre alla fine delle classifica ci sono soprattutto stati africani ed asiatici.
L’esempio di Singapore, poi, è altamente significativo: è nella rosa delle nazioni più virtuose, pur essendo un’area con una densità abitativa altissima. L’alta posizione ottenuta in classifica è per larga parte dovuta all’eccellenza che il piccolo stato asiatico dimostra nel recupero delle acque reflue.
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Articolo molto interessante, mi sorprende la posizione così in alto della Spagna, un paese da sempre molto vicino all’Italia sia per costume che per circostanza economica… Evidentemente qualcosa meglio di noi la fanno! In viaggio a marsa-alam, l’anno scorso ebbi il modo di scoprire come anche in queste località turistiche per eccellenza si stia già cominciando a fare qualcosa in questo senso.. a che cosa stiamo aspettando noi?
Un saluto.
Non nutro molta fiducia in statistiche del genere… la spagna è sopra di noi perché non usa pesticidi e non ha fonti di energia inquinanti… di contro è favorevole all’ogm e adotta l’energia nucleare… cos’è meglio? Il dibattito è aperto.
Secondo me Daniele ha ragione, probabilmente noi abbiamo piu’ fonti di inquinamento. Mi stupisce molto Singapore, al quarto posto. Visto l’inquinamento da quelle parti, e’ interessante vederli cosi’ in alto nella classifica. Proprio oggi ho trovato online un sito interessante su questo tema. Sembra che Barilla abbia lanciato un nuovo progetto Good4 che finanzia idee legate all’ecosostenibilita’ e alla nutrizione. http://www.barillagood4.com/it/ Chissa’ che non salti fuori qualche buona idea per migliorare il nostro ventiduesimo posto. Che cosa ne pensate?