Impianti elettrici a norma di legge
Di Daniele GrattieriIl corretto funzionamento di un impianto elettrico non è necessariamente una garanzia di sicurezza. Il fatto che le luci si accendano perfettamente, che non ci siano sbalzi di tensione e che possiamo utilizzare senza problemi elettrodomestici e computer, non significa assolutamente nulla, inoltre, in termini di efficienza energetica. La nostra casa o l’ufficio in cui lavoriamo potrebbero infatti possedere un impianto elettrico non a norma senza che noi ne siamo al corrente.
La dichiarazione di conformità di un impianto elettrico
La messa in regola di un impianto è stabilita attraverso un documento chiamato dichiarazione di conformità impianto elettrico. Possedere questo documento significa che il nostro impianto è stato costruito ad hoc o modificato seguendo determinate regole che vi illustriamo brevemente:
* L’impianto elettrico deve essere posto a norma di legge da un’azienda iscritta al registro delle imprese. In caso contrario non sarà possibile ottenere la necessaria dichiarazione di conformità. Solo un’azienda regolarmente registrata, infatti, possiede l’abilitazione per il rilascio della dichiarazione.
* Un impianto elettrico a norma deve includere un sistema salvavita. La presenza del salvavita è necessaria per impedire incidenti dovuti a malfunzionamento e all’utilizzo irresponsabile dell’elettricità. Attraverso questo sistema anche i più piccoli saranno salvaguardati da incidenti potenzialmente mortali dovuti alla corrente elettrica (folgorazione, choc elettrici etc).
* L’impianto a norma dovrà prevedere l’installazione di interruttori magnetotermici. Questi, che accompagnano il classico interruttore differenziale, impediranno sinistri dovuti a cortocircuiti.
* L’impianto elettrico conforme alle leggi dovrà essere razionalizzato sia riguardo la divisione degli ambienti che nell’utilizzo dei cavi.
* L’impianto dovrà disporre di un sistema di isolamento. In caso di incidente, dovrà cioè esser possibile isolare la parte mal funzionante dal resto dell’impianto.
* Infine sarà necessario installare un sistema di messa a terra tramite il quale in caso di dispersione di energia questa sarà convogliata sotto i nostri piedi, evitando così danni da folgorazione.
Oltre ad essere una garanzia di sicurezza, un impianto elettrico a norma è studiato in modo da limitare il più possibile gli sprechi di energia. Non occorre essere dei ferventi ecologisti per conoscere, almeno per sentito dire, alcuni dei temi più scottanti delle dinamiche ambientali. Lo spreco energetico, causa principale della nostra difficile convivenza con il pianeta, è non solo estremamente dannoso per la natura, ma anche per le nostre tasche. Un impianto elettrico a norma, riducendo al minimo le dispersioni di energia, ci consente, cioè, di risparmiare sulla bolletta.
Nel caso di piccole riparazioni possiamo rivolgerci, senza alcun problema, al nostro elettricista di fiducia. Se invece vogliamo farci un’idea della situazione del nostro impianto e, eventualmente, decidere di portarlo a norma di legge, sarà necessario mettersi in contatto con un’azienda specializzata che adotti i principi e i costi stabiliti dalle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI).
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