Imbottiture per piumini e trapunte: quali sono le migliori per la salute e l’ambiente?
Di NicolettaPoter contare su un buon piumone o una buona trapunta è essenziale per dormire bene la notte – senza sudare e senza patire il freddo.
Le imbottiture in fibra sintetica spesso non sono ottimali in termini di circolazione dell’aria e la loro produzione è ovviamente nemica dell’ambiente.
Le imbottiture naturali offrono numerosi vantaggi e sono di vari tipi. In questa sede esamineremo pro e contro dei materiali più comuni.
Imbottiture per piumini di origine vegetale
1. Cotone
Il principale vantaggio del cotone è che in fase di produzione questa fibra non ha bisogno di alcuna pulizia chimica. Se si tratta di cotone biologico, poi, anche in fase di coltivazione, non vengono impiegate sostanze chimiche dannose. Per chi soffre di allergie il cotone dunque sicuramente una soluzione per coprirsi e dormire bene – anche perché il cotone assorbe l’umidità dell’aria senza rilasciarla. L’ovvio svantaggio di questa fibra è che non è adatta per i mesi più freddi: per poter riscaldare bene in inverno, una coperta fatta interamente di cotone dovrebbe essere assai spessa – e quindi molto pesante.
2. Fibra di lino
Questo materiale è adatto come imbottitura per i piumini estivi e invernali. Per le sue proprietà intrinseche la fibra di lino si raffredda in estate e si scalda in inverno – e assorbe l’umidità emessa dalla persona durante il sonno. È lavabile a 60 gradi, ma è comunque repellente allo sporco e molto robusta. Per l’inverno una coperta di lino è particolarmente vantaggiosa perché non si carica elettrostaticamente.
Imbottiture per piumini di origine animale
1. Lana
La lana ha accompagnato l’umanità fin dai primordi. Questo non deve stupire perché la sua principale componente proteica è simile a quella della pelle umana. In parole povere questo significa che lascia traspirare l’aria senza ristagni e al tempo stesso conserva molto bene il calore. La lana assorbe anche l’umidità, come il cotone, ma a differenza di questo si asciuga più rapidamente.
Ma c’è lana e lana: soltanto la pura lana vergine deriva da pecore vive tosate (invece che da pecore macellate) e non è stata riutilizzata. Spesso alla produzione di lana è anche associata a molta sofferenza animale, per questo è particolarmente importante prestare attenzione ai marchi di qualità come il certificato GOTS.
2. Pelo di yak e cammello
Sembrano materiali esotici, ma il loro impiego non è poi così raro: i peli di cammello sono molto morbidi e vengono solitamente raccolti in primavera con una tosatura manuale, seguita da pettinatura e lavaggio. Le imbottiture di peli di cammello sono perciò assai costose. Anche il peli del manto più interno dello yak hanno un diametro intorno ai 16-20 micron, paragonabile a quello della lana merinos della migliore qualità e del cashmere. Il pelo di yak si scalda bene ed è quindi particolarmente adatto per i letti invernali – per la precisione è considerato uno dei migliori materiali naturali isolanti esistenti in natura.
3. Piume d’oca e d’anatra
Le piume sono morbidi e soffici – due qualità che permettono loro di lasciar passare l’aria pur mantenendo il calore. Purtroppo non hanno una lunga durata: dopo un certo periodo di uso intensivo, le piume si spezzano. E poi occorre tenere presente il modo in cui sono spesso allevate oche e anatre: in condizioni crudeli, ingrassate forzatamente e talvolta spiumate vive (la spiumatura da vive si traduce in una maggiore resa per i produttori, perché si può eseguire più volte, ma è una vera tortura per gli animali). E poi non dimentichiamo l’ingozzamento forzato con mais e grasso in maniera da farle crescere più rapidamente e da fare ingrossare il loro fegato per produrre il fois gras venduto in molti paesi come una specialità senza pari. L’acquisto di piumini imbottiti con piume d’oca e d’anatra sostiene quindi (almeno in parte e indirettamente) questo modalità di allevamento.
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