Il cambiamento del clima porta alla nascita di nuove piante infestanti
Di NicolettaI cambiamenti climatici stanno rovinando gli ecosistemi e l’agricoltura di gran parte del mondo, ma le erbacce li “apprezzano molto”. Secondo recenti ricerche pubblicate sulla rivista scientifica PLoS ONE, le malerbe amano l’anidride carbonica. O meglio, stanno imparando ad amarla perché riescono ad adattarsi rapidamente alle nuove condizioni atmosferiche. Invece le colture destinate al cibo non si adattano così facilmente – anche perché gli agricoltori continuano a scegliere di seminare i semi che possiedono gli stessi sapori a cui la gente è abituata da sempre.
In altri termini, di fronte all’aumento dei livelli di CO2, le erbe infestanti se la cavano meglio dei raccolti tradizionali. Ma non è finita qui: l’esposizione alla CO2 fa comportare le piante infestanti un po’ come degli zombie, le cui qualità sono geneticamente contagiose nei confronti delle piante “buone”.
Era già forte la preoccupazione sulla contaminazione genetica che poteva passare dalle colture OGM alle erbacce. Ora è stato dimostrato che è vero anche il contrario – e si noti che non stiamo citando le “super-erbacce”, quelle che crescono rapidamente e sono resistenti ai diserbanti, ma normali piante infestanti.
In un esperimento condotto dai ricercatori della USDA sono stati coltivati due tipi di riso fianco a fianco: una varietà selvatica e molto simile all’erba infestante (non adatta per il consumo alimentare) e una varietà coltivata (Clearfield 161), chimicamente alterata (ma non modificata geneticamente) per resistere agli erbicidi. Aumentando i livelli di anidride carbonica in loco, i ricercatori hanno scoperto che il primo tipo di riso è in grado di trasferire i suoi geni nell’altra coltura, rendendola più simile a una pianta infestante, col risultato di produrre semi di riso più fragili e meno ricchi di nutrienti. Quello che è accaduto a questa coltura di riso potrebbe succedere a tutte le altre colture con l’aumento del livello di CO2.
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