Ice Dream: un progetto per ricavare acqua dolce dagli iceberg
Di NicolettaSapevate che l’acqua dolce contenuta in un solo iceberg potrebbe soddisfare il bisogno di mezzo milione di persone per un anno?
Sarebbe una straordinaria soluzione per andare incontro ai perenni bisogni di acqua potabile che sono una drammatica realtà in varie nazioni del mondo: Marocco e Namibia sarebbero nella posizione geografica ideale in Africa, ma anche l’ovest e il sud Australia, il Cile, il Perù e la California in America costituiscono candidati ottimali.
Gli iceberg sfruttabili sono quelli al di fuori delle acque territoriali che secondo il diritto internazionale non appartengono a nessuno stato in particolare. Il miglior tipo di iceberg è invece quello di forma tabulare, ovvero piatta, che consente maggiore facilità di trasporto; se ne trovano sia nell’Artico che nell’Antartico. Per evitare un sovrasfruttamento degli iceberg bisognerebbe trasportarne verso le coste dei paesi “assetati” non più di alcune migliaia (ne vengono rilasciate da 300 a 500 miliardi di tonnellate ogni anno).
Tra i rischi più temuti c’è quello che il passaggio dell’iceberg in zone di acqua più calda prima di arrivare a destinazione possa influenzare l’habitat marino, in realtà le dimensioni della massa di ghiaccio sono troppo piccole per avere un impatto rilevante. Anche l’eventuale passaggio in zone inquinate non andrà a inficiare la purezze dell’acqua interna. Una volta arrivato a destinazione l’iceberg potrà essere sfruttato per produrre energia mediante frantumazione e sfruttamento del calore latente, per raffreddare impianti di climatizzazione e ovviamente per il consumo di acqua da parte della popolazione.
Tutte queste idee stanno alla base del progetto Ice Dream, guidato da Georges Mougin e François Mauviel: i calcoli necessari per realizzare il sogno di trasportare un iceberg da un team di ingegneri e glaciologi usando la piattaforma 3D Experience di Dassault Systèmes, solo uno dei tanti esempi di progettazione e ingegneria collaborativa in 3D, come illustra bene questo suggestivo video.
L’ingegneria collaborativa in 3D è una tecnologia che permette a diverse persone di lavorare insieme su un modello o progetto in 3D in tempo reale. Ciò significa che gli utenti possono vedere le modifiche apportate dai loro colleghi in tempo reale e interagire con il modello 3D in modo sincronizzato.
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