Furto di energia: come riconoscerlo?
Di Daniele GrattieriGli improvvisi aumenti delle bollette della luce e le anomalie del contatore possono indicare un furto di energia elettrica. Cosa fare in questi casi?
Il furto di energia è considerato dalla legge italiana un vero e proprio reato che prevede l’applicazione di pesanti sanzioni, compresa perfino la reclusione. Ma quali sono i fattori che possono indicare un presunto furto di energia e cosa bisogna fare quando ci si accorge di essere le vittime di questo fastidioso problema? In questo articolo cercheremo di rispondere non solo a queste domande, ma anche di fornire qualche informazione utile per difendersi e tutelare i propri diritti di consumatori.
Furto di energia: quali sono i segnali di allarme?
Il primo segnale di allarme che potrebbe indicare il furto di energia elettrica arriva in questo caso dalla bolletta elettrica. Se notate delle variazioni improvvise delle spese di consumo di energia elettrica è possibile che qualcuno sia collegato al vostro contatore elettrico e si stia rifornendo di energia elettrica a vostre spese. Per limitare questo pericolo e quindi intervenire tempestivamente, raccomandiamo di prestare attenzione alle voci di spesa indicate nelle bollette.
In questo caso sapere come leggere la bolletta della luce si rileva fondamentale perché consente di escludere la possibilità di aumenti sui costi fissi, e quindi collegare l’aumento dei costi direttamente ai consumi. Le possibilità di essere le vittime inconsapevoli di furti di energia aumentano se il proprio contatore elettrico si trova in uno spazio comune, come avviene nella maggior parte dei condomini oppure tende a “saltare” con una certa frequenza, proprio perché supera i limiti energetici.
Un’altra possibilità potrebbe riguardare i casi di dispersione energetica, dovuta magari ad un malfunzionamento della rete o un impianto elettrico troppo vecchio. Infine, per escludere ogni altra possibilità, è possibile staccare la corrente tramite un dispositivo salvavita e verificare se il contatore continua ad essere ancora in attività. Se la risposta è si, allora non ci sono è più dubbi, siete le vittime dell’ennesimo caso di furto di energia.
Cosa fare in questi casi?
Se vi trovate in una di queste situazioni, la prima casa che dovrete fare è denunciare l’accaduto alle Autorità. In questo modo potrete anche tutelarvi dalle eventuali accuse del fornitore di energia che potrebbe quindi citarvi per manomissione o cessione a terzi di energia elettrica. Solo dopo aver fatto la denuncia potrete quindi chiamare il numero di assistenza alla clientela della vostra compagnia energetica e segnalare l’accaduto. Fatto questo, l’operatore energetico provvederà ad inviare un tecnico qualificato per un sopralluogo che non solo dovrà riparare il contatore, ma potrà anche risalire all’identità del “ladro di energia”.
Trattandosi di un reato grave, il furto di energia va sempre segnalato e denunciato. In questo caso vi consigliamo di visitare le sezione dedicata ai consumatori di energia elettrica del sito dell’Aeegsi, l’Autorità per l’energia elettrica, dove sono raccolte tutte le informazioni utili per presentare un reclamo e far valere i propri diritti di consumatori.
Quali sono le tecniche più diffuse per il furto di energia elettrica?
Il furto di energia elettrica è ormai diventato un reato molto diffuso in Italia ma, nonostante questo, le tecniche utilizzate sono principalmente le stesse e prevedono:
- allacciamento abusivo ai cavi della rete pubblica;
- manomissione del contatore di casa attraverso l’uso di un magnete o una resistenza; più raramente con una modifica software;
- collegamento al cavo di alimentazione di un altro utente, rottura del sigillo del distributore.
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