I fiori secchi tornano di moda: è una tendenza ecosostenibile?
Di NicolettaNegli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, i fiori secchi erano molto amati.
A oltre cinquant’anni di distanza stiamo assistendo a un vero revival di questa passione, oggi molto apprezzata, tanto per l’arredamento vintage quanto per gli allestimenti floreali in occasione di cerimonie di nozze, fino alla decorazione di ristoranti e bar con elementi di floral art dal sapore semplice e rustico.
Quali sono i pro e i contro dei fiori secchi?
Innanzi tutto i fiori secchi non richiedono grandi cure: non devono essere innaffiati, tagliati o rinvasati (una gran comodità per chi è spesso fuori casa), sono disponibili in diverse forme, colori e dimensioni (in ogni stagione) e non necessitano di condizioni di illuminazioni specifiche (vale a dire: a differenza dei fiori freschi stanno bene anche al buio).
Tra gli svantaggi possiamo annoverare il fatto che, a differenza dei fiori freschi o recisi, non hanno alcun profumo e sono indubbiamente dei ricettacoli per la polvere (che non è facile da rimuovere sulla loro superficie anche mediante piumini leggerissimi o un soffio leggero dell’asciugacapelli).
Tecniche per la conservazione dei fiori essiccati
Ci sono diverse metodologie per la preservazione dei fiori, la più diffusa delle quale consiste nel farli disidratare in maniera naturale, appendendoli a testa in giù in un luogo buio e piuttosto caldo. In questo caso però dopo qualche tempo rametti e fusti si spezzano facilmente, il colore dei fiori gradualmente svanisce e i petali si rompono o cadono.
Per assicurare una durata maggiore, esistono dei processi industriali indubbiamente efficaci, che consistono in operazioni di tintura o sbiancamento dei fiori con prodotti chimici, oppure con nebulizzazione sulla superficie di spray simili alla lacca per capelli.
Una seconda alternativa per la conservazione dei fiori è la stabilizzazione, che permette di conservare la consistenza e un aspetto assai più fresco e naturale. In questo caso i fiori appena recisi non vengono lasciati seccare, bensì sottoposti a un processo di reidratazione mediante immersione in glicerina e altri elementi vegetali liquidi, che salgono per il fusto fino a sostituire completamente la linfa nel giro di qualche giorno. Il prezzo di questa colorazione e brillantezza artificiale è costituito dalla presenza di sostanze chimiche che rendono i fiori trattati non compostabili.
In buona sostanza, la nostra conclusione è questa: i fiori essiccati sono una forma di decorazione molto sostenibile se essiccati naturalmente, ma non nel caso di fiori secchi stabilizzati o appositamente trattati.
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