Feste di fine anno e cenoni: facciamo acquisti mirati per evitare gli sprechi
Di Eleonora PittalugaAnche quest’anno le festività a cavallo del nuovo anno saranno un’occasione per spendere, spandere e sprecare: si prevede che pranzi e cenoni assorbiranno una spesa di circa 2,8 miliardi di euro. Secondo uno studio della Confederazione Italiana Agricoltori, 500.000 tonnellate di questo cibo finiranno nella spazzatura. L’equivalente di 1,5 miliardi di euro, più o meno 80 euro buttati via per ogni famiglia italiana. Saranno soprattutto eliminati gli avanzi di piatti a base di uova, carni, formaggi (il 39%); subito dopo si tratterà di pane secco (19%), frutta e verdure (17%), pasta (4%). Più limitati gli sprechi per quanto concerne i dolci; quasi nullo quello per i vini e gli spumanti.
La vergognosa abitudine di sprecare il cibo tocca il suo culmine durante il periodo natalizio. Nonostante la crisi economica, le cattive abitudini non accennano a morire. E vanno ad aggiungersi agli assurdi e regolari sprechi di tonnellate di cibo in scadenza che non arriva neppure nelle nostre case, viene gettato via da negozi, mense e ristoranti (meno male che esistono i Last Minute Market). Oppure resta nei campi senza neppure essere raccolto dai contadini.
Oltre ai gravi problemi etici legati allo spreco, ci sono anche le ricadute ambientali: una tonnellata di rifiuti alimentari genera 4,2 tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera. Davanti a tali cifre sarebbe opportuno recuperare un po’ di sobrietà: acquistare cibo in quantità proporzionata ai commensali, ridurre il numero delle portate oppure ridurre le porzioni. Evitare anche di fare incetta di beni deperibili creando scorte eccessive di cibi che poi arriveranno troppo presto a scadenza. Riscoprire le ricette che consentono il recupero degli avanzi di carne, pane, verdure (ne trovate una buona selezione nella categoria Ricette risparmio del nostro sito www.solofornelli.it).
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