Decarbonizzazione delle imprese, 2 step per il raggiungimento dell’efficienza energetica
Di NicolettaIl raggiungimento dell’efficienza energetica è uno dei temi centrali degli ultimi tempi, dato l’aumento dei prezzi di petrolio, gas ed elettricità e materie prime a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi, ha rimesso al centro delle agende delle istituzioni e delle imprese italiane tale necessità.
I dati ad oggi non sono, tuttavia, incoraggianti, dato che il nostro Paese negli ultimi anni ha rallentato la sua marcia verso la carbon neutrality: ad oggi circa l’80% del fabbisogno energetico italiano è soddisfatto da gas, petrolio e carbone.
Nel 2021, ad esempio, ha installato solo 1,4 milioni di kW di nuovi impianti eolici e fotovoltaici, un terzo di quelli francesi e spagnoli e un quarto di quelli olandesi e tedeschi (dati International Renewable Energy Agency).
L’obiettivo carbon neutrality per le aziende italiane e le strategie per perseguirlo, sono al centro del nuovo appuntamento di “Let’s do sustainable business talk”, il format sia video che poadcast, ideato dalla società benefit Collectibus, che supporta le aziende nello sviluppo di business sostenibili e animata dalla volontà di diffondere la cultura della sostenibilità.
Il talk ha visto la partecipazione di Danilo Devigili di Collectibus, ideatore del format, e di Marco Gianotti di Bluefoundation che supporta le aziende nei processi di decarbonizzazione.
Devigli: «Decarbonizzare come fattore reputazionale»
Nel suo intervento Devigili avverte sull’impatto negativo dei cambiamenti climatici su tutti i processi aziendali, sul rischio di bloccare intere filiali industriali se dovesse verificarsi un innalzamento delle temperature oltre i due gradi.
Malgrado i dati attuali, Devigili è ottimista sulla capacità dell’Italia nel consolidare iniziative di decarbonizzazione, grazie proprio al passato del Paese che ha saputo dimostrare di diventare uno dei leader della manifattura mondiale senza avere a disposizione direttamente materie prime ed energia:
“Immaginiamo cosa potrebbe significare per la reputazione del Paese e per la sua economia riuscire a produrre facendo a meno dei combustibili fossili, grazie alle tante tecnologie a disposizione. Decarbonizzare il Paese sarebbe uno straordinario vantaggio dal punto di vista reputazionale“, spiega Devigili.
Gianotti: 2 consigli per la transizione energetica delle aziende
Considerando che non esiste una ricetta unica, ogni azienda deve fare un’attenta valutazione dei costi e dei benefici nella sua strategia energetica.
Gianotti nel suo intervento racconta l’importanza per le aziende di strutturarsi per gestire in maniera organica la transizione energetica della propria attività, considerandolo un tema intrinsecamente collegato al core business e non più qualcosa di accessorio e secondario:
“Il primo consiglio è quello di predisporsi ad affrontare questa trasformazione considerandola come un cambiamento per l’intera struttura aziendale definendo un piano di trasformazione in collaborazione con tutte le funzioni aziendali.” “La seconda indicazione è che, considerato lo scenario in rapido mutamento, è necessario aumentare la propria consapevolezza sulle molte opzioni tecnologiche disponibili e sulle loro implicazioni e potenzialità. Il consiglio in questo caso è quello di diversificare il più possibile il mix di interventi e risorse puntando alla massimizzazione dell’efficienza energetica ed all’integrazione di fonti rinnovabili“.
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