Criptovalute e sostenibilità ambientale: il futuro verde della blockchain
Di Eleonora PittalugaLe criptovalute sono monete digitali che si basano su una tecnologia innovativa chiamata blockchain, che garantisce la sicurezza, la trasparenza e la decentralizzazione delle transazioni. Tuttavia, le criptovalute hanno anche un impatto ambientale significativo, dovuto al consumo elevato di energia elettrica necessario per il loro funzionamento.
Per questo motivo, sono nate delle iniziative volte a rendere le criptovalute più eco-compatibili, sia da parte dei partecipanti al mercato, sia da parte di enti e organizzazioni che promuovono la compensazione delle emissioni di CO2 attraverso i crediti di carbonio. In questo articolo, vedremo cosa sono le criptovalute eco-compatibili, quali sono i principali attori del mercato che le sostengono e come funziona il meccanismo dei crediti di carbonio.
Cos’è una criptovaluta eco-compatibile?
Le criptovalute eco-compatibili sono monete digitali che, a differenza di Bitcoin o Ethereum, utilizzano sistemi di validazione delle transazioni a basso consumo energetico, riducendo l’impatto ambientale della blockchain. Il proof-of-work (PoW) richiede ai minatori di risolvere complessi problemi matematici per aggiungere un blocco e ottenere una ricompensa, impiegando potenti computer che consumano enormi quantità di elettricità, spesso da fonti non rinnovabili. Secondo alcune stime, il consumo annuo di Bitcoin equivale a quello di interi Paesi.
Per abbattere questi consumi, alcune criptovalute hanno adottato sistemi alternativi come il proof-of-stake (PoS), il proof-of-authority (PoA) o il proof-of-space (PoSpace), che selezionano i validatori delle transazioni in base a criteri come la quantità di moneta posseduta, la reputazione o lo spazio di archiviazione disponibile. In questo modo si riduce notevolmente il consumo energetico e si aumenta l’efficienza della rete. Tra le criptovalute eco-sostenibili più diffuse con questi sistemi vi sono Cardano, Solana, Hedera e Tron.
Quali sono i partecipanti al mercato delle criptovalute eco-compatibili?
I protagonisti del mercato delle criptovalute eco-compatibili sono diversi attori che contribuiscono allo sviluppo e alla diffusione di queste monete digitali verdi. Tra questi possiamo citare gli sviluppatori, che progettano e realizzano soluzioni tecniche per rendere le criptovalute più sostenibili dal punto di vista ambientale. Un esempio è il passaggio di Ethereum dal sistema Proof of Work al Proof of Stake previsto entro il 2022 con Ethereum 2.0. Vi sono poi gli utenti, che utilizzano le criptovalute per transazioni o investimenti, prediligendo quelle eco-compatibili in base ai propri valori.
Gli utenti possono acquistare o scambiare criptovalute verdi su piattaforme dedicate. Abbiamo inoltre gli exchange, le piattaforme online dove comprare, vendere e scambiare criptovalute. Alcuni exchange sostengono attivamente le criptovalute eco-compatibili, offrendo maggiore scelta agli utenti e riducendo il proprio impatto ambientale. Un esempio è Binance che ha creato un fondo per investire in progetti di innovazione sulle criptovalute verdi.
Infine vi sono gli enti regolatori, che stabiliscono norme e regole di funzionamento del mercato, garantendo sicurezza, trasparenza e legalità. Alcuni promuovono buone pratiche ambientali tra i partecipanti, come l’UE con il Green Deal per favorire la transizione verde anche nel settore finanziario e digitale.
Come funzionano i crediti di carbonio?
I crediti di carbonio sono certificati che attestano la riduzione di una tonnellata di CO2 dall’atmosfera grazie a progetti di tutela ambientale. Introdotti dal Protocollo di Kyoto e confermati dall’Accordo di Parigi, incentivano la cooperazione internazionale negli obiettivi di abbattimento delle emissioni.
I crediti derivano da iniziative come riforestazione, energie rinnovabili, efficienza energetica o gestione dei rifiuti. Devono essere certificati da enti indipendenti che ne verificano gli standard e ne monitorano i risultati. Possono essere scambiati su mercati regolamentati, dove gli acquirenti hanno obblighi di riduzione delle emissioni, o su mercati volontari, con acquirenti mossi da motivazioni etiche o strategiche.
I crediti di carbonio vengono utilizzati anche nel settore delle criptovalute per compensarne l’impatto ambientale. Alcuni exchange li acquistano per neutralizzare le emissioni delle loro attività. Altre criptovalute li integrano nella blockchain, creando token che rappresentano CO2 assorbita o evitata, scambiabili con valute digitali o utilizzabili per sostenere progetti green. Esempi sono WOZX, EWT e POWR.
Il futuro verde della blockchain
Le criptovalute eco-compatibili e i crediti di carbonio sono due esempi di come il settore della blockchain si stia impegnando per ridurre il suo impatto ambientale e contribuire alla sostenibilità del Pianeta. Queste iniziative dimostrano che la tecnologia della blockchain può essere usata non solo per creare monete digitali, ma anche per promuovere soluzioni innovative e collaborative per affrontare le sfide globali del nostro tempo. Il futuro della blockchain è verde, se sapremo sfruttare le sue potenzialità in modo responsabile ed etico.
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