Costi socio-sanitari dell’inquinamento: le cifre sono impressionanti
Di NicolettaTumori, malattie cardiovascolari (infarti, ictus), patologie respiratorie, sterilità, difficoltà a portare a termine la gravidanza, prematurità dei neonati – questi sono soltanto alcuni degli effetti dell’inquinamento ambientale da tempo ampiamente dimostrati dal punto di vista scientifico. La prova del nove sta nel fatto che diminuendo l’inquinamento in una determinata area aumenta parallelamente anche l’aspettativa di vita.
Si stima che siano 3400 ogni anno in Italia le morti premature per inquinamento da ozono, il più alto numero in Europa. E i numeri aumentano ulteriormente per le cosiddette polveri sottili: sarebbero 65.000 l’anno i decessi causati dal PM2,5, il particolato che costituisce un sottoinsieme del PM10. In Europa l’Italia è seconda solo alla Germania a questo riguardo.
Gli esperti non hanno più dubbi: al coro di medici, scienziati e ricercatori si aggiunge anche la voce degli economisti: lo scempio ambientale ha un costo altissimo anche per la collettività. L’Agenzia Europea dell’Ambiente ha quantificato in una forchetta tra i 330 e i 940 miliardi di euro i danni legati all’inquinamento atmosferico nel Vecchio Continente ogni anno – dovuti non soltanto alla maggiore mortalità ma anche ai danni su ecosistemi e monumenti, che hanno un grosso peso economico. La politica dell’aria pulita costa molto meno e non riduce il motore economico dei paesi, anzi, permette di avere significativi risparmi in termini di costi socio-sanitari che possono essere diversamente investiti. Da un recente studio risulta che la riduzione di soli 5 microgrammi per metro cubo di PM2,5 a Roma comporterebbe un risparmio di 1 milione di euro e salverebbe circa 600 vite umane in un anno.
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Come dice l’articolo “Da un recente studio risulta che la riduzione di soli 5 microgrammi per metro cubo di PM2,5 a Roma comporterebbe un risparmio di 1 milione di euro e salverebbe circa 600 vite umane in un anno.” L’infinità di carburante utilizzato nell’ambiente, porta solo inquinamento, quindi grazie alla raccolta differenziata di plastica , che poi viene lavorata e si creano dei filamenti che vengono usati per stampanti 3D. Oggi è possibile tramite una stampante 3D, creare un giocattolo per il vostro bambino, o un gioiello per i vostri cari invece di doverli ordinare tramite e-commerce. In futuro, quasi tutto potrà essere stampato, quindi si avrà una riduzione dei costi, un risparmio di tempo, e soprattutto preservare l’ambiente che ci circonda.
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