Consigli per risparmiare energia con l’illuminazione
Di NicolettaPer quanto possa sembrare inverosimile, una lampadina tradizionale da 100 Watt accesa per parecchie ore al giorno consuma quasi tanta elettricità quanto un frigorifero.
A questo spreco di denaro e di energia si può ovviare con facilità optando per le lampade a risparmio energetico oppure, ancora meglio, per i LED.
Ricordiamo che dal 2016 in Italia le lampadine alogene ad alto consumo e quelle a incandescenza sono comunque già sparite dal mercato per legge, ma sicuramente molti di noi hanno in casa delle scorte di vecchie lampadine e pensano che tutto sommato, invece di spendere denaro in nuovi acquisti, valga la pena di pagare un po’ di più in bolletta ancora per qualche anno e smaltire le scorte. Questo ragionamento è totalmente sbagliato e cercheremo di spiegare il perché.
E’ anche importante ricordare che le lampade a risparmio energetico riscaldano meno: infatti solo il 5% dell’elettricità consumata dalle vecchie lampadine a incandescenza si trasformava in luce, mentre il 95% restante si trasformava in calore – un risvolto perfetto in inverno, un po’ meno d’estate dove eravamo costretti a utilizzare ancora di più il condizionatore. Inoltre le lampade a risparmio energetico emettono minori radiazioni elettromagnetiche, anche se non le eliminano del tutto.
Caratteristiche delle lampade a risparmio energetico
Le lampade a risparmio energetico (nelle quali, invece di un filamento incandescente delle lampadine convenzionali, si illumina un gas) producono la stessa quantità di luce con una minore quantità di elettricità, per precisione con un quinto dell’energia elettrica necessaria per le vecchie lampadine a incandescenza.
Purtroppo la luce da esse emessa è meno intensa e più fredda di quella a cui eravamo abituati. Ma il problema principale delle lampade a risparmio energetico è l’alta quantità di mercurio in essa contenute, che le rende pericolose nel caso di un’eventuale rottura e al momento dello smaltimento (vanno sempre conferite presso le isole ecologiche e mai nella raccolta indifferenziata). In caso di rottura accidentale in casa, si consiglia di ventilare per circa 30-40 minuti il locale e di non toccare con le mani nude i frammenti.
Inoltre, queste lampadine non sono adatte a qualsiasi utilizzo: nei punti in cui serve una luce intensa e direzionale (ad esempio sul piano da lavoro della cucina) non riescono a illuminare anche i minimi dettagli. Le lampade a risparmio energetico sono invece consigliabili negli ambienti che necessitano di un’illuminazione continua, ad esempio i garage, gli androni, i corridoi, le scale condominiali. Se si evita la continua operazione di accensione e spegnimento, questo tipo di lampada dura più a lungo e consuma effettivamente di meno.
Caratteristiche delle lampade a LED
Un’altra soluzione consigliabile per il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente è la scelta delle lampadine a LED.
I LED, acronimo di “light-emitting diode” (diodo ad emissione luminosa), sono dei diodi speciali, costituiti principalmente da arseniuro di gallio (GaAs), fosfuro di gallio (GaP) o arseniuro di fosfuro di gallio (GaAsP), che sono semiconduttori. Questi semiconduttori possono essere assottigliati fino a 0,5 micron, corrispondente a mezzo millesimo di millimetro, consentendo la produzione di dispositivi molto compatti.
I LED si sono diffusi nel mercato grazie al loro basso costo, all’elevata efficienza e all’affidabilità. È importante ricordare che il primo LED è stato sviluppato nel 1962 da Nick Holonyak Jr., un inventore statunitense.
I LED hanno un prezzo relativamente contenuto, durano a lungo, offrono una luce intensa, chiara e dimmerabile (ovvero, regolabile nell’intensità mediante un apposito varialuce). Le lampadine a LED sono anche molto versatili: sono adatte a illuminare ambienti interni ed esterni e offrono una buona resa anche negli ambienti di lavoro e nelle situazioni di cui parlavamo sopra che richiedono una continua alternanza acceso-spento. Naturalmente, anche i LED hanno bisogno di essere smaltiti come rifiuti speciali. C’è da dire che i modelli più avanzati di LED garantiscono una durata che sfiora le 50.000 ore (invece delle 1000-2000 ore di una vecchia lampadina a incandescenza) quindi le occasioni in cui sarà necessario recarsi a un’isola ecologica non saranno così frequenti.
La preferenza per la luce LED è ormai netta, anche presso chi si occupa di psicologia dei colori. E la nuova tecnologia è stata introdotta senza esitazioni dai più importanti brand del settore dell’illuminazione, come Artemide, Flos, Fabbian, Marset, Panzeri, Leucos.
Tutti i vantaggi delle lampadine a LED
Il motivo principale per cui conviene utilizzare le lampadine a led è senza dubbio la certezza di poter risparmiare sui costi dell’energia elettrica. Inoltre, la certezza di una maggiore durata e resistenza rispetto alle vecchie lampadine alogene, rende le lampadine a led la migliore soluzione per coniugare il bisogno di risparmiare con quello di rispettare l’ambiente e le sue risorse.
Vediamo quindi nello specifico quali sono le motivazioni che dovrebbero spingere gli utenti ad adottare questa innovativa soluzione per l’illuminazione.
- Basso impatto ambientale e ridotto consumo energetico: oltre a garantire un effetto migliore in termini di resa di colori e luminosità, le lampadine a led richiedono anche un minor dispendio di energia e la possibilità di riciclare il 99% dei componenti apportando così ulteriori vantaggi all’ambiente.
- Costi ridotti e lunga durata: la lampadine a led richiedono un investimento iniziale un po’ più elevato, ma garantiscono una durata nel tempo maggiore, circa 5-7 anni. Se infatti mettiamo a confronto i dati relativi alle altre tipologie di lampadine, il risparmio è senza dubbio assicurato. Considerando un arco di tempo di 5 anni, pari alla durata “minima” di una lampadina a led, si consumeranno 6 lampadine a risparmio energetico (o a fluorescenza) oppure 42 lampadine alogene.
- Minima manutenzione: i modelli più avanzati possono garantire una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle 1.000-2.000 ore delle lampadine tradizionali, più esposte al rischio di rotture dei filamenti interni. Inoltre, in fase di esaurimento le lampadine a led sbiadiscono lentamente e quindi garantiscono una sostituzione programmata.
- Basso consumo energetico: anche in questo caso la convenienza è schiacciante, infatti una lampadina a led consumerà circa 500 kW per garantire oltre 50.000 ore di luce, con evidenti vantaggi in bolletta. Se invece si analizzano i consumi di una lampadina a risparmio energetico questi salgono a 1.150 kW, mentre per un’alogena si avranno addirittura 5.000 kW.
- Sicurezza ed eco-compatibilità: con le lampade a led scompare il rischio di bruciature e ustioni, infatti mantengono una temperatura molto bassa anche dopo un uso prolungato. Non hanno alcun impatto negativo sull’ambiente perché non contengono mercurio, piombo e gas pericolosi, né altre sostanze tossiche. Non emettono UV e infrarossi e permettono di ridurre le emissioni di CO2.
- Versatili: possono essere utilizzate per illuminare ambienti interni ed esterni e garantiscono una buona resa anche negli ambienti di lavoro e in quelle situazioni che prevedono una continua alternanza di accensioni (es. garage, scale condominiali, uffici, alberghi, ecc.).
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