A che ora costa meno l’energia elettrica?

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A che ora costa meno l energia elettricaTra i comportamenti virtuosi per risparmiare energia elettrica a casa spesso si menziona che conviene avviare la lavatrice di sera, oppure stirare i vestiti nei weekend. Ma non è sempre così: queste raccomandazioni sono valide soltanto nei casi in cui si abbia attiva una tariffa bioraria o multioraria, le uniche proposte commerciali in cui il prezzo dell’energia elettrica varia in funzione degli orari e dei giorni della settimana.

L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) ha introdotto anni fa le cosiddette “tariffe biorarie” della luce. Questo perché, di giorno, la richiesta di energia elettrica è molto elevata, dato che è il momento in cui le industrie lavorano a pieno ritmo. Questa maggiore domanda di energia costringe alla rete elettrica a ricorrere anche a impianti meno efficienti o inquinanti, incrementando il costo della produzione di energia.

Per questo motivo, l’AEEGSI ha pensato a “scoraggiare” il consumo di energia elettrica in questi orari di punta, introducendo delle fasce orarie in cui il prezzo dell’energia è più basso quando la domanda cala (la sera o il weekend), mentre è maggiore negli orari di punta.

Le tariffe biorarie: prezzi e caratteristiche
Il nuovo sistema delle tariffe energia bioraria è stato applicato automaticamente a tutti coloro che hanno un contratto di fornitura di energia elettrica a condizioni regolate dall’Autorità, a meno che non abbiano un contatore abilitato alla misurazione dell’energia elettrica per fasce orarie.

In particolare, le fasce orarie dell’energia elettrica sono:

  • F1:  dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19;
  • F2: dalle 19 alle 8 durante i giorni della settimana;
  • F3: tutto il giorno durante sabato, domenica e festivi.

Attualmente, chi è servito in maggior tutela, paga:

  • Prezzo monorario €/kWh: 0,160259
  • Prezzo fascia F1 €/kWh: 0,164419
  • Prezzo fascia F2 e F3 €/kWh: 0,158149

Mercato libero: offerte monorarie, biorarie e triorarie
Chi non vorrà aderire alle condizioni economiche della tariffa a maggior tutela decise dall’Autorità (e aggiornate ogni trimestre), può passare al mercato libero, che offre sia tariffe monorarie (lo stesso prezzo per l’energia durante tutto il giorno), biorarie o triorarie (quando F2 e F3 hanno un prezzo diverso).

Nel mercato libero l’opzione monoraria è ancora attivabile perché le tariffe biorarie non convengono a tutti: nelle famiglie in cui c’è sempre qualcuno a casa, oppure dove si hanno molti elettrodomestici che funzionano durante la maggior parte del giorno, i prezzi monorari sono più convenienti, perché la tariffa monoraria prevede un unico prezzo, che è però sempre più basso del prezzo in F1 della tariffa bioraria.

Questo vuol dire che, se si ha attiva una tariffa bioraria, bisogna per forza spostare la maggior parte dei consumi (si parla del 70-75%) verso le fasce più convenienti, ovvero F2 o F3. Se si consumerà energia soprattutto in F1, allora è meglio attivare una tariffa monoraria.


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