Che cosa sono i PFAS e che effetti hanno?
Di Serena BertainaI PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono un gruppo di composti chimici a base di fluoro e carbonio. Ne esistono oltre 4500 e sono tutti caratterizzati da una forte resistenza alle alte temperature, agli acidi, ai grassi e all’acqua. Per questi motivi, queste sostanze resistono molto a lungo nell’ambiente e vengono anche definite “prodotti chimici eterni”. In altre parole, non sono biodegradabili se non in tempi lunghissimi.
La produzione di queste sostanze è iniziata intorno agli anni ‘40, una delle prime volte fu nello sviluppo della bomba atomica. Da allora i PFAS, interessanti per le loro proprietà, vengono utilizzati ovunque: nel tessile, nella produzione di imballaggi di carta e cartone, in cosmetici, vernici, pesticidi, in alcuni farmaci e per gli utensili da cucina (ad esempio, i riferimenti in Teflon delle padelle).
Quali sono gli effetti nocivi dei PFAS per la salute?
Queste sostanze chimiche si accumulano nel suolo, nell’acqua potabile, nel cibo, negli animali e persino nel corpo umano. E non è raro che le concentrazioni superino i livelli critici, diventando un vero e proprio pericolo per l’ambiente e la salute.
Gli scarichi delle industrie permeano il suolo e inquinano le falde acquifere contaminando le acque dei pozzi destinate al consumo umano o all’irrigazione dei campi. Possono causare danni al fegato e ai reni, ridurre la fertilità maschile e aumentare il rischio di cancro. Inoltre, in presenza di dosi eccessive di PFAS è stato riscontrato un indebolimento del sistema immunitario e una diminuzione della risposta ai vaccini.
Come rimuoverli?
Le tracce di sostanze perfluoroalchiliche nelle fonti idriche sono ancora sotto i limiti previsti dalla legge. Tuttavia, è possibile intervenire singolarmente per garantire un’acqua sicura e pulita nelle proprie case, nei luoghi di lavoro mediante alcuni sistemi per purificare l’acqua come:
- Ultrafiltrazione;
- Microfiltrazione;
- Filtri di carbone attivo granulare;
- Depurazione a osmosi inversa.
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