Case più ecologiche con l’autocostruzione
Di NicolettaFino agli anni ’50, costruirsi la casa era una prassi comune, a cui spesso partecipava tutta la famiglia. In campagna i contadini utilizzavano le pietre che trovavano mentre aravano i campi. Poi con il boom economico e la diffusione del benessere, si è cominciato a demandare alle imprese, a cercare la firma e il progetto degli architetti.
Ora per certi versi si sta tornando indietro, anche se l’autocostruzione non ha mai smesso di essere popolare negli Stati Uniti e nell’Europa del nord. E anche se il concetto di bioedilizia e autocostruzione non sono automaticamente collegati, sempre più persone scelgono di costruirsi il “nido” con le proprie mani, rispettando l’ambiente e abbattendo i costi al tempo stesso (le cifre si aggirano sui 1600 euro al metro quadro contro i 3000-4000 euro del mercato edilizio tradizionale).
Gli integralisti dell’autocostruzione fanno tutto da soli, i meno oltranzisti usano anche prodotti preparati, ma la regola numero uno deve essere quella di utilizzare materiali naturali: non più cemento, ma le antiche materie tradizionali, con cui gli antichi realizzavano edifici indistruttibili: la terra cruda, per esempio, che ha grandi proprietà di coesione ed è molto resistente. L’argilla può essere utilizzata per intonacare l’abitazione, e costa pochissimo.
Alcuni consigli che permetteranno di risparmiare ulteriormente:
* Mantenersi su misure e materiali standard, che costano comunque meno.
* Minimizzare i costi dell’impianto idraulico posizionando cucina e bagno il più prossimi possibili. Anche la manutenzione a lungo termine dei tubi e degli scarichi sarà più semplice e meno costosa.
* Sfruttare al massimo la luce naturale per l’illuminazione degli ambienti e anche il loro riscaldamento naturale durante i mesi invernali.
* Massimizzare l’isolamento di tetto, pavimento e muri, un investimento lungimirante e comunque richiesto dalle più recenti normative del settore.
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