Caro energia, ecco il salva-ambiente: refrigeratori con Co2 che riducono le spese energetiche
Di Eleonora PittalugaTurboalgor, è un’ azienda umbro-campana che lavora a una tecnologia innovativa per aumentare l’efficienza degli impianti di refrigerazione a CO2 e così ridurre il costo della bolletta e gli sprechi di energia.
Uno strumento che parte dalla conservazione dei cibi e dei farmaci, alla climatizzazione e arriva fino ai sistemi di preservazione dei data center, la refrigerazione è responsabile del 20% della bolletta elettrica mondiale, dato che lavorare all’efficientamento degli impianti, specie in tempi di crisi energetica e ambientale, diventa una priorità per ogni nazione.
L’Europa si è mossa per prima con la decisione della Comunità Europea di ridurre fino ad azzerare l’uso degli F-GAS, che sono tra i responsabili del surriscaldamento del globo, a favore di altri refrigeranti come la CO2.
Alcune aziende hanno accettato la sfida come Turboalgor. Nata come spin-off del Gruppo Angelantoni, focalizzato sulla progettazione e commercializzazione di camere di test simulati e biomedicali, l’azienda ha lanciato una tecnologia brevettata.
Questa dà vita a un nuovo ciclo termodinamico che consente di recuperare parte dell’energia che viene persa nella valvola di laminazione, dove il liquido refrigerante passa da una alta a una bassa pressione. Inserendo uno scambiatore di calore, ovvero un economizzatore, e un turbocompressore, è possibile recuperare parte di questa energia, nonché incrementare la potenza frigorifera dell’impianto.
«Il ciclo Turboalgor consente di arrivare ad efficienze del 19% e potenzialmente ancora più elevate, dopo un adeguato programma di industrializzazione. Inoltre è estremamente semplice come funzionamento, si adegua facilmente a cicli variabili, ed ha pay back estremamente ridotti», spiega il Ceo, Mauro Margherita.
L’azienda scommette così sul prossimo futuro che vede l’installazione di impianti frigoriferi a C02 crescere al ritmo di centinaia di migliaia di unità nuove all’anno entro il 2030.
Turboalgor testerà la sua soluzione presso alcuni produttori di taratura internazionale per poi partire all’industrializzazione del prodotto: “Siamo attenti ai progressi del mercato. Oggi l’azione più impellente per governi e aziende è supportare soluzioni che garantiscono maggiori prestazioni degli impianti esistenti a fronte di un importante risparmio energetico. E allo stesso tempo, supportare quelle nuove soluzioni che fanno uso di CO2, come di altri refrigeranti naturali, che hanno bisogno di tempo per diventare degli standard sul mercato”, conclude Mauro Margherita.
Turbolagor, che ha già raccolto 10 milioni di euro di finanziamenti pubblici e privati, può contare oggi su un team di sei persone e si è aggiudicato Seal of Excellence dalla Comunità Europea. A ottobre presenterà la sua soluzione a Chillventa 2022, tra i più importanti eventi della refrigerazione che avrà luogo in Germania dall’11 al 13 ottobre.
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