Autostrade del mare 2.0: a che punto siamo?
Di NicolettaCon l’espressione autostrade del mare (in inglese, “Motorways of the Sea”) si intende un progetto di sviluppo nelle politiche riguardanti i trasporti all’interno dell’UE per puntare sempre di più sul trasporto per via marittima. Con un duplice beneficio: migliorare le comunicazioni con le regioni più periferiche dell’Europa e ridurre notevolmente l’inquinamento e il congestionamento delle strade.
Spostare le merci dalla strada al sistema integrato nave-camion imbarcando 700.000 camion permetterebbe infatti di ridurre le emissioni di C02 di 400 tonnellate l’anno. In Italia Confcommercio e Federlinea lottano da tempo per l’attuazione del progetto Autostrade del mare 2.0, che avrebbe altri vantaggi: spostare dal trasporto su gomma a quello marittimo ben 12 milioni di tonnellate di merci, riducendo i consumi di gasolio di circa 200 milioni di tonnellate l’anno e fare acquisire alle imprese di autotrasporto ben 80 giornate di operatività in più. In pratica, si potrebbero evitare 8000 chilometri (virtuali) di camion dalle nostre strade.
Purtroppo a oggi il progetto è ancora bloccato: deve essere inserito nei piani logistici delle aziende, con individuazione dei porti di accoglienza che potranno lavorare le merci in entrata nel Mediterraneo (recuperando una importantissima funzione persa negli ultimi decenni).
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