Inquinamento

  • 5 cose che dovrebbe bandire dal giardino chi ha a cuore l’ambiente

    Alcune sostanze e abitudini comuni presso gli amanti del giardinaggio tolgono valore a un giardino, nel senso che danneggiano la natura o la salute di chi lo frequenta. Ecco che cosa bisognerebbe evitare. 1. Pesticidi e diserbanti di sintesi dovrebbero essere assolutamente tabù nel giardino di chi ama l’ambiente. Molte di queste sostanze danneggiano il…

  • Lanci di palloncini e inquinamento da plastica – quali articoli alternativi usare?

    Uno dei modi più classici per promuovere, festeggiare o commemorare un evento o una persona è rilasciare dei palloncini nell’aria. Un’azione molto suggestiva, indubbiamente. Però bisogna pensare che dopo l’ascesa prima o poi i palloncini scoppieranno e torneranno sul suolo sotto forma di rifiuti plastici producendo un grosso danno per l’ambiente e per la vita…

  • Direct Air Capture: come funzionano le tecnologie per rimuovere la CO2 dall’aria

    Con il termine Direct Air Capture (spesso abbreviato in DAC) si intendono delle speciali tecnologie capaci di separare e stoccare l’anidride carbonica dagli altri gas che costituiscono l’aria, eliminando una parte dei gas serra e contribuendo a lottare contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Per comprendere a grandi linee il funzionamento degli impianti DAC possiamo…

  • Il colorante ‘rosso nilo’ localizza le fibre di microplastica nei mari

    Sappiamo quanto sia grave il problema della presenza di plastica nei mari e negli oceani. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non tutti gli oggetti in questo materiale sintetico sono immediatamente visibili. Anzi, secondo gli esperti ben il 99% della plastica finita nei mari è diventata talmente piccola da risultare invisibile. Si parla infatti di…

  • Negli USA ha grande successo una campagna per eliminare le cannucce di plastica

    Chiunque abbia una coscienza ecologica dovrebbe impegnarsi affinché l’utilizzo della plastica sia ridotto al minimo. Certo, non è facile fare a meno di un materiale tanto versatile, ma alcuni oggetti di uso comune potrebbero tranquillamente essere evitati per dare il benvenuto a uno stile di vita più salutare per il nostro fisico e più sostenibile…

  • Monte Everest: arrivano le spedizioni per ripulirlo dai rifiuti

    È la vetta più alta del pianeta: con i suoi 8848 metri, il Monte Everest fa volare l’immaginazione verso cime innevate, incontaminate, dove l’impronta ecologica umana è solo un vago ricordo. Eppure quest’area remota e impervia della Terra è sommersa dai rifiuti, al punto che il governo del Nepal ha deciso di correre ai ripari: con spedizioni di…

  • The Breath: il tessuto per cartelloni pubblicitari che ‘mangia’ lo smog

    Quello che vedete nell’immagine è uno degli enormi cartelloni pubblicitari comparsi nelle vie di Milano e di Roma che sfruttano le proprietà dell’innovativo tessuto The Breath. L’invenzione è stata messa a punto da una start-up del gruppo Ecoprogram con sede a Casei Gerola in provincia di Pavia. Il tessuto è un mix costituito da strati…

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  • Silver Mask: l’evoluzione della maschera antismog

    La mascherina antismog che vedete nell’immagine è stata ideata da una piccola azienda milanese (Banale.com) e ha attirato grandi commesse anche dalla Cina. Si tratta di un articolo innovativo costituito da due parti: una scocca esterna lavabile e un filtro interno intercambiabile adatto a proteggere i polmoni dalle polveri sottili più pericolose, le frazioni Pm2,5…

  • Che cosa sono gli inquinanti organici persistenti (o POP)?

    Gli inquinanti organici persistenti, anche noti come POP (acronimo dell’espressione inglese Persistent Organic Pollutants) sono delle molecole assai resistenti alla decomposizione (alcune di queste sostanze chimiche impiegano decenni prima di dimezzarsi) e altamente tossiche, sia per la salute umana sia per l’ecosistema. I POP sono altamente lipoaffini, perciò tendono ad accumularsi negli organismi animali e nel latte…

  • Auto ibride: aumentano le vendite sul mercato italiano

    L’auto del futuro sarà elettrica e ad idrogeno, questo ormai non lo nega più nessuno. Due soluzioni ancora poco diffuse perchè considerate troppo costose dall’automobilista medio, nonostante il continuo progresso tecnologico. In Europa, le immatricolazioni di auto elettriche rappresentano circa il 4% del totale con una distribuzione disomogenea tra le varie nazioni; se in Norvegia…


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