Alimenti probiotici: un elenco dei più importanti
Di NicolettaIl termine probiotico viene dal greco e significa “a favore della vita”. I probiotici sono cibi contenenti dei microrganismi vivi che si rivelano benefici per la salute quando raggiungono l’intestino umano. Per avere una flora intestinale sana e un sistema immunitario resistente è perciò altamente consigliabile includere alimenti probiotici nella dieta.
Ecco alcuni cibi di questo tipo a cui possiamo fare ricorso nella nostra alimentazione quotidiana.
* Crauti: sono ricchi non soltanto di batteri probiotici, ma anche di vitamina C e B12 e fibra. Il processo di fermentazione trasforma i cavoli in “crauti”, più facilmente digeribili. Ma attenzione: una volta riscaldati, i batteri e le vitamine sani muoiono. Al momento dell’acquisto, bisogna perciò assicurarsi che i crauti non siano pastorizzati.
* Yogurt (a base di latte vaccino/caprino o di “latti” vegetali come quelli di soia o di cocco). Lo yogurt prodotto dalla fermentazione dell’acido lattico è una buona fonte di probiotici. Gli yogurt che si trovano in commercio contengono solitamente ceppi di Bifidobacterium e Lactobacillus. Due cose sono importanti: che lo yogurt sia naturale, ovvero privo di additivi e zuccheri (che al contrario potrebbero favorire la crescita di batteri intestinali dannosi) e che lo yogurt sia relativamente fresco, in modo da contenere ancora una buona quantità di batteri vitali.
* Kefir: bevanda a base di latte caprino o vaccino fermentato. Il kefir ha un gusto corposo e leggermente acidulo, per produrlo è necessario aggiungere al latte un fungo di kefir che garantisce la fermentazione dello zucchero del latte. Inoltre nella preparazione vengono aggiunti lieviti che formano piccole quantità di anidride carbonica e alcol. Il processo di maturazione dura circa 24 ore. Ricco di calcio, magnesio e fosforo, il kefir contiene anche vitamina B2, vitamina B12 e vitamina D. Come per lo yogurt, il kefir dovrebbe essere fresco e prodotto biologicamente. Se volete prepararlo in casa, seguite le semplici istruzioni su questa pagina del nostro blog solofornelli.it.
* Cetrioli e altri ortaggi in salamoia: sono validi soltanto se le verdure sono state prodotte con la fermentazione in acqua e sale e non semplicemente mescolate con l’aceto.
* Aceto di mele (qui le nostre indicazioni per prepararlo in casa). Anche qui i batteri dell’acido lattico si formano durante la fermentazione. Oltre ai benefici per la salute intestinale, l’aceto di sidro di mele è un buon rimedio anche contro raffreddori e infiammazioni. Deve trattarsi però di un prodotto naturale, che si riconosce dal colore marrone dorato opaco e da piccole strisce o particelle visibili che rimangono in sospensione o sul fondo.
* Miso: una pasta aromatica solitamente a base di soia e riso o orzo. Nella produzione tradizionale giapponese, la pasta di miso deve maturare per diversi mesi al fine di ottenere il suo tipico sapore piccante attraverso la fermentazione. In questo processo si sviluppano i batteri probiotici dell’acido lattico. Oltre alla quantità significativa di probiotici, il miso contiene fibre e proteine. Il miso è anche una fonte ottimale di probiotici per i vegani perché la pasta è prodotta senza ingredienti animali.
* Kombucha: è una deliziosa bevanda a base di erbe o tè nero fermentati grazie a un particolare fungo. Durante la fermentazione, oltre ai batteri dell’acido lattico, vengono prodotti anche acido acetico, anidride carbonica e piccole quantità di alcol (e talvolta caffeina).
* Tempeh: un altro alimento probiotico adatto anche per i vegani: nelle insalate, come sostanzioso piatto principale, come spuntino, questo tradizionale prodotto indonesiano è ottenuto da semi di soia inoculati con una speciale muffa che avvia il processo di fermentazione, facendo crescere molti batteri sani. Il tempeh è ricco di minerali, come magnesio, fosforo e potassio, e proteine che possono essere utilizzate assai bene dal corpo mediante la fermentazione. Senza condimento il tempeh è insipido ed è adatto come sostituto della carne in vari piatti.
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