Accorgimenti per smaltire meglio l’alluminio

Di
alluminio

L’alluminio è presente nella vita di tutti noi, tutti i giorni, in tutti gli ambiti: dalle lattine per le bibite alle vaschette per la congelazione, dalle bombolette spray ai tubetti per uso farmacologico o alimentare, giù giù fino all’industria automobilistica, all’edilizia e all’ingegneria aeronautica.

A differenza di altri materiali, l’alluminio è riciclabile al 100% infinite volte e senza mai perdere le sue caratteristiche funzionali ed estetiche.

Sono rifiuti di alluminio riciclabili:
* lattine per bibite e barattoli per alimenti o conserve muniti del simbolo “AL” o “alu”;
* bombolette spray per deodoranti, lacca, panna (previa eliminazione dei nebulizzatori di plastica);
* fogli di alluminio da cucina (comunemente detti ‘carta stagnola’), incarti per cioccolato;
* vaschette per alimenti e per surgelazione;
* coperchietti per yogurt;
* blister per medicinali;
* gabbiette per vini e spumanti;
* stampi per dolci;
* cerchioni di bicicletta privati di mozzo e raggi.
Tutti questi oggetti devono essere conferiti nelle isole ecologiche solo dopo averli opportunamente svuotati.

Non sono invece rifiuti di alluminio riciclabile:
* contenitori contenenti acido, colla, insetticida, mastice, smalto, soda, solvente;
* confezioni con interno di alluminio ma rivestimento di carta o di sostanze sintetiche;
* lattine in banda stagnata o in ferro (si riconoscono sia dal simbolo F che dal fatto che – a differenza dell’alluminio – sono attratti da una calamita)

Il processo di riciclo dell’alluminio

Grazie al nostro comportamento virtuoso si innesta il processo di riciclo: l’alluminio viene separato da altri metalli o materiali diversi (plastica, vetro); in seguito viene triturato in particelle di dimensioni ridotte, creando una sorta di scaglie di alluminio e poi pressato in balle e spedito in fonderia. Qui subisce un pretrattamento a circa 500 °C per eliminare residui di vernici o altre sostanze estranee e poi viene fuso a 800 °C e trasformato in lingotti, blocchi o altre forme utili per l’industria. Così può tornare a essere riutilizzato nelle forme più svariate per nuovi imballaggi, industria automobilistica, edilizia, articoli casalinghi.

Con il processo di riciclo si risparmia il 95% di energia rispetto alla produzione di alluminio da materia prima (bauxite). L’alluminio ottenuto dal riciclaggio si chiama “alluminio secondario” e in Europa, l’Italia ne è la maggiore produttrice, dopo la Germania. Al momento, il 48% dell’alluminio circolante in Italia è di tipo secondario.

E se dovete comprare una bicicletta, perché non optare per una ‘ricicletta’, prodotta con 800 vecchie lattine? Questa e molte altre informazioni e idee sul sito del CiAL, ovvero il Consorzio Imballaggi Alluminio.

1 commento su “Accorgimenti per smaltire meglio l’alluminio”
  1. Fernando Giuri ha detto:

    Ho letto sul sito della Danone che la copertura dei vasetti di yogurt è in simil-alluminio non ancora riciclabile. Nonostante questo la Danone si vanta di lavorare per l’ambiente. Non commento tale affermazione perché non ho le conoscenze in merito. Sarebbe cosa alquanto gradita però che si facesse luce in proposito e si dicesse come smaltire questo nuovo materiale. Come sarebbe un vero aiuto costringere tutte le aziende a dire in modo chiaro e semplice – non solo per gli addetti ai lavori – come smaltire ogni singolo materiale utilizzato nelle loro confezioni. Che io sappia, a farlo per adesso è solo Il Mulino Bianco – almeno fra i prodotti che compro solitamente.
    Vi ringrazio.


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