Abitare Solidale: il progetto di Auser per soluzioni abitative sostenibili

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Parliamo molto volentieri di Abitare Solidale, un progetto davvero interessante messo a punto dall’associazione di volontariato Auser e volto a consentire la condivisione dello spazio domestico con notevole diminuzione dei costi anche dal punto di vista energetico. L’idea è nata da una considerazione dei dati demografici italiani riguardanti l’Italia: siamo nazione di anziani, il 30% dei quali vive da solo in case di proprietà, spesso molto grandi e costose da mantenere. Dall’altra parte sono molti i single o i nuclei familiari che non riescono a pagare un affitto per problemi di reddito insufficiente (basti pensare a molti divorziati, alle donne vittime di violenza, alle ragazze madre, ai disoccupati, agli studenti). Il progetto vuole mettere insieme queste due fasce fragili tipiche della nostra società: perciò, con la collaborazione degli enti locali, seleziona e mette in contatto tra loro i potenziali “coinquilini”, costruendo delle coabitazioni solidali che favoriscono anche la socializzazione di molte persone sole.

Il progetto è già stato sperimentato in Toscana, dove oggi esistono circa 130 tra coabitazioni e coaffitti e intende estendersi a livello nazionale. Seguendo il link sopra indicato troverete il numero verde che può chiamare sia chi ha una casa da offrire sia chi è alla ricerca di un’abitazione.

4 commenti su “Abitare Solidale: il progetto di Auser per soluzioni abitative sostenibili”
  1. Vincenza ha detto:

    Ho trovato qualche tempo fa il vostro progetto “AbitareSolidale”i. Sono una pensionata che ha abitato per molti anni a Roma, il mio sogno sarebbe potervi tornare, ma gli affitti in questa città sono diventati insostenibili per il mio reddito.
    Vi sarei grata se mi faceste sapere se il vostro progetto è attivo anche su Roma. Sono sola, sono autonoma, e al momento opportuno potrà darvi tutte le informazioni sulla mia persona. Resto in attesa e ringrazio.
    V. Meniero

  2. Anna ha detto:

    sono Anna, 84 primavere fisicamente (nel senso che le……… “gambuccie” cominciano a fare “Giacomo, Giacomo” – cosi’, almeno, si dice dalle mie parti, ad indicare quel lieve senso di perdita di equilibrio che, senza l’aiuto di un “grazioso bastoncino” mi farebbe cadere – . Ma la mente – grazie al famoso Cielo e tranne qualche lieve ed occasionale obnubilamente – e’ fortemente vigile ed in grado di pensare, preparare piani di attivazione in generale, comunque creativi. Non riesco a non avere sempre in mente l’idea di portarmi all’azione, essendo fortemente convinta che non si vive (o non si vive solo) per intervenire nel piano globale della continua, infinita realizzazione dell’ Essere nel suo Eterno Divenire, con tutte le possibilita’ fisiche ed intellettive di cui si e’ dotati, solo come Realta’ in movimento MA ATONA, bensì per una continua, positiva creazione e movimento di tutto cio’ che ci circonda. iL SENSO DELLA “CO-MU-NIO-NE che e’ espressione della globalita’ inevitabile – ci piaccia o meno – di tutte le espressioni delle cose create nell’ Infinito, mi impedisce di pensare “NON” in termini di Globalita’ Universale.
    I miei Maestri di vita? Un certo Socrate (da cui ho ricavato la certezza del “NON SAPERE” rispetto all’infinita Conoscenza) “; un altro certo Orazio che con la sua “AUREA” MEDIOCRITAS, mi ha insegnato che la verita’ non e’ mai da una sola parte perche’ l’UNO, NEL DIVENIRE MANIFESTANDOSI, NON PUO’ CHE ESPRIMERSI NEL BINOMIO POSITIVO/NEGATIVO, BELLO/BRUTTO, BIANCO/NERO, ecc. (ecco perche’, nella mia vita professionale – sono stata un avvocato – ho avuto il piacere/privilegio di avere il riconoscimento, anche concretamente manifestatomi proprio dai clienti “avversari” (un contadino di cui non avevo potuto, far accogliere le richieste perche’ non supportate da un valido diritto a certe prestazioni assistenziali, mi arrivo’ addirittura a casa, con un ruspante gallo che ovviamente restituii). La “MEDIAZIONE” NON E’ …”FIACCARE E MEDICARE, USARE LA PRUSTA E LA CAROTA MA PARLARE E RENDERE LA CONTROPARTE CONSAPEVOLE DEL “NON” DA CUI LA SUA RICHIESTA E’ MOTIVATA…MA ACCETTARE ANCHE LA SUA VISIONE DEI FATTI PERCHE’ NEL “DIALOGO” PUO’ VENIR FUORI CHE SONO IN TORTO. SINCERITA’ E RISPETTO RECIPROCO, CAPACITA’ DI RICONOSCERSI ANCHE IN TORTO.
    un altro ancora: Giordano Bruno

  3. Patrizia ha detto:

    Salve, mesi fa ho mandato tramite mail la richiesta compilata ma non ho avuto risposta. Sono operatrice sanitaria abilitata a terapie, ho 65 anni e a breve finiro’ a dormire in macchina,,,,,,,grazie per l’attenzione. Firenze.

  4. Serena ha detto:

    Buongiorno! Mi chiamo serena… vorrei sapere più informazioni e se c’è un numero di telefono oppure un sito ufficiale vostro.
    Grazie


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