L’aceto di mele: un toccasana, purché sia biologico

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A chi non è particolarmente appassionato di rimedi naturali l’aceto di mele potrà sembrare solo l’ultima di tante mode, come per esempio quella negli ultimi anni che ha portato in auge il tè verde o la papaya fermentata. Ma quando a parlare bene di un determinato alimento iniziano anche star e starlette del piccolo e grande schermo, che nelle interviste ai giornali ne elogiano le eccezionali proprietà nutritive e cosmetiche, allora è naturale che i riflettori dei media e le scelte commerciali si indirizzino in quella direzione. È proprio quello che sta succedendo per l’aceto di mele, una sostanza e un condimento vecchio come il mondo, di cui ultimamente si sta parlando come di un eccezionale integratore alimentare, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Francia, con una pletora di pubblicazioni che probabilmente presto saranno tradotte anche in italiano.

Che cosa c’è di vero in tutto questo parlare? Molto, secondo noi. Infatti è vero che l’aceto di mele ha molte proprietà importanti: rispetto all’aceto di vino, contiene una quantità ideale di acido acetico: 5 grammi/litro, che gli conferisce un Ph ottimale per aiutare nelle difficoltà digestive e nelle nausee della gravidanza. Contiene anche molti minerali importanti, tra cui potassio, zolfo, ferro, rame, magnesio e selenio. Ha proprietà disintossicanti, antiossidanti, aiuta a combattere infezioni batteriche e malattie da raffreddamento, a tenere sotto controllo il peso. Dal punto di vista cosmetico è un tonico per la pelle e un lucidante per i capelli. In cucina ravviva il sapore degli alimenti, li protegge dai batteri, ammorbidisce le fibre muscolari della carne rendendola più tenera. Per non parlare dei suoi usi come detergente naturale nella pulizia di vetri, utensili di metallo e come anticalcare non pericoloso per la salute.

Ovviamente, per quanto riguarda la salute, non può fare miracoli. L’elisir di lunga vita non è mai dato da un singolo rimedio, ma sempre da una prevenzione quotidiana, dovuta alla combinazione di una dieta sana e variata, una regolare attività fisica, niente fumo e pochissimo alcol.

Come per ogni altro prodotto agroalimentare, bisogna prestare molta attenzione alla sua genuinità. Infatti, come forse saprete, l’aceto di mele si ottiene dal sidro fermentato che, per contenere tutte le proprietà di cui parlavamo sopra, deve essere prodotto da mele di alta qualità, non trattate con sostanze chimiche di sintesi, cresciute su un terreno ricco di minerali. Le mele da cui deriva il sidro devono poi essere intere, non devono essere solo bucce e torsoli, derivanti da scarti di lavorazione di altri prodotti. In altri termini, le mele da cui l’aceto è prodotto devono rispondere a standard biologici certificati, che bandiscono anche l’aggiunta di sostanze chimiche per accelerare la fermentazione, così come l’uso di conservanti e schiarenti. Un buon aceto di mele richiede a 4 a 6 settimane per la produzione, deve maturare in botti di legno e non in contenitori di ferro o plastica, e, ultimo ma non meno importante, non deve essere filtrato. Il test migliore sta nell’agitare la bottiglia: ci deve essere un sedimento. L’ultimo test sta nel sapore: un buon aceto deve avere il gusto di mele pressate e non deve “tirare in bocca”.

Continuate a seguirci, presto vi spiegheremo come preparare in casa l’aceto di mele.


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