29 ottobre: parte la campagna nazionale ‘Salviamo il Paesaggio’

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Contro la cementificazione indiscriminata e il consumo di territorio. Questo l’obiettivo della campagna ‘Salviamo il Paesaggio‘, la cui prima assemblea si terrà il sabato venturo in un luogo emblematico: Cassinetta di Lugagnano, paese di quasi 1900 abitanti in provincia di Milano – precisamente nel cuore del Parco Ticino, sul Naviglio Grande – che per primo può vantare la virtuosa qualifica di “comune a zero consumo di suolo”. Da quando si è insediata l’ultima amministrazione comunale, infatti, non sono più state autorizzate costruzioni di nuovi edifici, ma solo ristrutturazioni e recupero del patrimonio architettonico antico con utilizzo esclusivo dei volumi già esistenti.

Una vera e propria dichiarazione d’amore al paesaggio, un desiderio di dire basta al consumo di territorio. Certo, di questi tempi per i comuni non è facile rinunciare agli oneri di urbanizzazione. Questa amministrazione lo ha fatto con forti tagli alle spese della politica e inventando la formula dei “matrimoni a mezzanotte”, che hanno permesso al comune di finanziarsi con entrate extra. E così, ruderi e fienili sono divenuti appartamenti per chi cerca casa. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si è trattato di un blocco del settore edile: semplicemente, invece dei cantieri per la costruzione si sono aperti quelli per le ristrutturazioni.

Il tema del paesaggio è cruciale. Innanzi tutto perché la Costituzione all’articolo 9 ci ricorda che La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Il paesaggio deve essere considerato un bene di tutti, non deve prevalere l’idea che ogni comune possa comportarsi come meglio crede a casa sua. E poi perché la cementificazione in Italia sta assumendo proporzioni irrazionali e quasi grottesche: basti pensare che per ogni nuovo nato, inclusi i figli degli immigrati, sono disponibili in media 38 vani. E che si cementificano più di 130 ettari di terreno fertile al giorno. Continua a prevalere l’idea che gli investimenti nelle costruzioni abitative siano l’unico investimento produttivo.

Il paesaggio italiano e le bellezze che contiene sono il vero tesoro del nostro Paese, i danni arrecati riguardano tutti noi e per questo è necessaria una incisiva azione popolare.

Per chiarirsi le idee, può essere utilissima la lettura del saggio di Salvatore Settis, Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile.


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