L’impatto ambientale dei casinò fisici
Di WalterI casinò online sono una scelta decisamente più sostenibile rispetto alle tradizionali sale da gioco terrestri. Il gioco a distanza, di fatti, ha un minore impatto sull’ambiente, sia dal punto di vista dell’inquinamento luminoso sia da quello del consumo di energia elettrica.
Il gioco d’azzardo è ormai un passatempo popolare e i casinò sono diventati delle imprese particolarmente lucrative.
Prendendo in esame i casinò di Las Vegas, le statistiche ci suggeriscono numeri particolarmente interessanti e da capogiro. Secondo una ricerca condotta nel 2018 dalla UNLV’s Center for Gaming Research, mediamente un giocatore spende in un casinò di Las Vegas circa 434.70 dollari a notte, l’equivalente di circa 356 euro. Mentre dall’altre parte del tavolo verde il guadagno annuale è a 9 zeri: MGM Grand Las Vegas ha chiuso il 2019 con una entrata netta di 12.9 miliardi di dollari, Caesars Entertainment approssimetivamente 4.5 miliardi da tutti i suoi casinò, e il Casino and Entertainment Resort Company Wynn Resorts circa 6.61 miliardi di dolari, sempre nel 2019.
Solo in America sono attivi circa 1,968 casinò su una superfice totale di 9.834 milioni di km². Un altro numero che ci mostra quanto gigantesca sia l’industra.
Tuttavia, di recente, i casinò mondiali hanno varcato l’ingresso di nuove statistiche, ovvero quello dell’impatto ambientale.
Abbiamo visto quanto grande sia l’industria del gambling, ma quale è il prezzo da pagare e che effetti ha questo giro di affari sull’ambiente?
L’impatto ambientale del gioco d’azzardo
Oggi più che mai, il nostro pianeta necessita di una maggiore attenzione all’ambiente. Proprio per questo, è doveroso pensare al gambling in chiave eco-friendly. Si pensi all’impatto ambientale prodotto dai mega-resort all’interno dei quali sono generalmente accolti i casinò terrestri. E all’enorme massa di rifiuti prodotti al loro interno, specialmente in occasione di eventi di grande risonanza come le World Series of Poker. Senza contare gli sprechi, che sono tanto maggiori quanto più numerose sono le persone che consumano. Tanti elementi che, presi da soli o peggio sommati, possono causare gravi danni all’intero ecosistema.
Le responsabilità ambientali di Las Vegas
Non si può parlare di gioco d’azzardo e inquinamento senza nominare Las Vegas. Considerata “la Mecca del gambling”, la notissima città del peccato conta più di 100 casinò, di cui addirittura 30 distribuiti lungo un’unica strada, l’iconica Strip. Tra questi, ci sono il Ceasars Palace, il Bellagio e il Venetian, veri e propri templi per gli amanti del gioco.
Quando pensiamo a queste affascinanti e mastodontiche sale da gioco, ci viene subito in mente il tintinnio incessante delle slot machine e le mille luci sfavillanti sempre accese. A Las Vegas, sono attive decine di migliaia di slot (circa la metà di quelle che si trovano sull’intero territorio italiano). Sapendo che ogni macchinetta consuma in media fino a 250 watt, equivalente a quello di 100 docce o di 400 km percorsi con un’auto a benzina, si può fare un calcolo approssimativo di quanta energia arrivino a consumare. Il dato non fa di certo onore ai casinò della capitale del Nevada, che da soli impiegano il 20% dell’energia elettrica di tutta la città.
Tuttavia, la digitalizzazione ha già indirettamente offerto una soluzione ad almeno uno dei problemi ambientali causati dai casinò fisici. Di fatto, l’enorme dispendio di energie delle slot machine si trova quasi completamente azzerato dal gioco online e dalla possibilità di fruire delle stesse slot su siti autorizzati e totalmente legali. E dunque, se da una lato il dispendio di energia viene drasticamente ridotto, considerando che su un solo server si allacciano migliaia di utenti contemporaneamente (rispetto alle slot machine fisiche che richiedono un giocatore alla volta), dall’altro lato si annullano i costi energetici e gli effetti ambientali derivati dalla produzione delle slot machine fisiche.
Senza dimenticare il tema dei rifiuti. Perché molte sale da gioco fisiche non possiedono gli strumenti adatti per occuparsi dello smaltimento della gigantesca massa di spazzatura prodotta al loro interno. In questo caso, la maglia nera va però al Jin Ding Hotel e Casino sull’isola di Koh Rong Samloeum in Cambogia, che è stato recentemente riconosciuto come il principale responsabile dell’inquinamento del tratto di costa adiacente. Non essendo dotata di un impianto di smaltimento adeguato, la struttura riversava direttamente in mare i rifiuti prodotti, procurando gravi danni all’ecosistema del posto.
Un altro aspetto da tenere in considerazione quando si valuta l’impatto ambientale dei casinò terrestri è quello legato alle emissioni di anidride carbonica. Le capitali del gioco d’azzardo come Las Vegas sono in grado di attirare ogni anno milioni di appassionati. Per spostarsi, la maggior parte di essi utilizza l’aereo, il mezzo di trasporto più inquinante in termini di emissioni di CO2.
I casinò verso una soluzione green e sostenibile
L’industria dell’intrattenimento, come si è visto, ha un impatto considerevole sull’ambiente e sull’intero pianeta. La strada da intraprendere, d’ora in poi, deve essere quella che conduce a soluzioni green, ecologiche e sostenibili. Magari, prendendo come esempio quanto fatto da grandi gruppi del settore dei casinò attivi nel Nevada, come Sands Corp, Wynn Resorts e MGM Resorts.
Questi ultimi, grazie all’impiego di energie rinnovabili come l’energia solare o quella eolica, in neanche 10 anni sono riusciti a diminuire di oltre 60mila tonnellate la produzione di anidride carbonica. Si tratta di un primo passo, a cui potrebbe seguire l’aumento della proposta di giochi con croupier dal vivo, e la diminuzione di macchine alimentate tramite l’energia elettrica.
Conclusioni
A qualcosa si è cominciato a pensare, ma c’è ancora tanta strada da fare per ridurre il consumo di energia e l’impatto ambientale causati dai casinò terrestri. Per il futuro è necessario puntare su soluzioni orientate alla sostenibilità, e affidarsi maggiormente alle opportunità offerte dal gioco online.
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