Coltivare germogli: varietà e consigli per il consumo

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Come promesso, torniamo a parlare dei semi germogliati e delle loro eccellenti proprietà nutrizionali. Oggi esaminiamo le principali varietà di semi che si possono far germogliare in casa.

* Alfalfa (erba medica): i germogli di alfalfa sono più dolci quando sono ancora giallastri, cioè prima che si sviluppi la clorofilla, ma molti li amano già ben verdi. Contengono vitamina A, B2, B3, C, D, ferro, magnesio, tutti e otto gli amminoacidi essenziali, proteine, clorofilla e fibre, oltre molti fitoestrogeni ottimi per la prevenzione dei sintomi della menopausa, dell’osteoporosi, delle malattie cardiocircolatorie e come anticancro. Dal punto di vista del sapore, vanno bene in insalata o nelle farciture dei panini. Da provare anche per ravvivare il gusto di un’omelette.

* Broccolo: i germogli di broccolo hanno un gusto delizioso, del tutto simile a quello dell’ortaggio cotto, ma senza il fastidioso odore che crea la cottura di quest’ultimo. Come tutte le crucifere, contengono un composto chiamato sulforafano, che varie ricerche hanno dimostrato in grado di prevenire vari tipi di cancro. Oltre a ciò, sono ricchi di calcio, cromo, ferro, fluoruro, iodio, potassio, rame, manganese, magnesio, sodio, fosforo, carotene, acido folico, vitamine del gruppo B, C, E e K.

* Cipolla: i germogli di cipolla hanno il gusto dell’ortaggio fresco e di solito vengono mescolati con altri germogli per mitigarne il sapore. Contengono il 20% proteine e sono una buona fonte di vitamine A, C e D.

* Crescione: i germogli hanno un gusto piccante e pungente. E purtroppo anche un odore sgradevole. Noi siamo dell’idea che il crescione sia adatto per l’orto sul balcone.

* Fagiolo mungo (o soia verde): ottima fonte di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e vitamina C – oltre a ferro, potassio, calcio, magnesio e fosforo. La sua relativa durezza fa sì che tolleri bene la cottura, in zuppe, stufati e fritture.

* Fieno greco: una delle più antiche piante medicinali conosciute nella storia dell’uomo. I germogli – che contengono vitamina A, B1, B2, B3, B5 e D, moltissimo ferro, fosforo e colina – devono essere mangiati quando sono ancora molto piccoli, prima che il gradevole gusto piccante diventi amaro.

* Girasole: valida fonte di vitamine (contiene praticamente tutte le vitamine conosciute) e minerali, i germogli di girasole hanno un sapore dolce, simile a quello delle noci e una consistenza croccante. Sono considerati tra i più gustosi in assoluto e aggiungono piacevole gusto a ogni tipo di insalata.

* Grano: dopo una germogliazione al buio per due o tre giorni, i germogli di grano sono teneri e dolci, con un gusto che ricorda un po’ quello dell’anguria. Se lasciati crescere per una settimana, diventano “erba di grano”, che può anche essere passata in centrifuga per fornire una bevanda molto nutriente. I germogli di grano contengono vitamine B1, B2, B3, B6, C ed E, oltre a iodio, potassio, calcio, manganese, sodio, fosforo, zolfo, zinco.

* Lenticchie: esistono nelle varietà verde, nera e rossa. Tutte ricche di potassio, ferro, vitamina A, B1, B2, B3, B6 e B12, vitamina C ed E, e poi ferro, manganese, sodio, fosforo e zinco, molte fibre, con ben il 26% di tenore in proteine. I germogli possono essere mangiati crudi o cotti, anche in zuppe e stufati oppure come ingrediente insolito nell’insalata di patate.

* Piselli: i germogli contengono molte fibre, proteine, carboidrati, ferro, potassio, vitamina A, tiamina (B1) e riboflavina (B2). Possono anche essere coltivati al buio e in questo caso assumono un sapore che ricorda vagamento quello dell’asparago bianco.

* Porro: i germogli di porro sono spesso mescolati con quelli di alfalfa per mitigare il forte sapore di cipolla.

* Ravanello: i germogli di rapanello crescono in fretta e hanno un sapore molto piccante. Ricchissimi di vitamina A, B1, B2, C, ferro, potassio, magnesio, fosforo e calcio, si sposano bene con un formaggio spalmabile oppure con uova strapazzate o frittate.

* Senape: eccellente fonte di vitamina A e C, i germogli hanno un gusto forte e piccante e di solito sono mescolati con alfalfa o trifoglio.

* Soia: il suo contenuto proteico supera il 40%, ottimo anche il tenore di vitamina C, folati e fibre. I germogli di soia possono essere consumati crudi o cotti.

* Trifoglio rosso: molto simile all’alfalfa, contiene molte vitamine C ed E e buone quantità di isoflavoni, dalle riconosciute proprietà anticancro. Il suo sapore può ravvivare le frittate.

2 commenti su “Coltivare germogli: varietà e consigli per il consumo”
  1. Luca ha detto:

    Ho provato con l’alfalfa ma viene fuori un ammasso gelatinoso..dove sbaglio
    Grazie,

    Luca.

  2. Nicoletta ha detto:

    Prova a fare così: 4-5 ore di ammollo in acqua, poi li scoli completamente lasciandoli in un barattolo coperto da una retina e ogni 12 ore li sciacqui nuovamente in acqua per poi scolarli e così via. Con un germogliatore a barattolo diventa un gioco da ragazzi. Vedi anche questo articolo e la foto https://www.soloecologia.it/27022012/semi-germogliati-unalternativa-naturale-ed-economica-agli-integratori-alimentari/3485


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