Fattorie didattiche: per far conoscere ai bambini la natura e il cibo sano
Di NicolettaDa un decennio a questa parte si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale il modello delle fattorie didattiche, concepite all’interno di agriturismi (o cascine o masi o masserie) già esistenti oppure nate ex-novo per ricevere la visita di classi scolastiche o famiglie con figli. Al momento ne esistono circa 1200, in ogni regione, con una netta prevalenza di Piemonte, Veneto, Campania, Lombardia, Puglia ed Emilia Romagna. Il grande successo di queste strutture è dovuto alla collaborazione delle scuole (specialmente elementari) che le apprezzano molto come meta di gite organizzate: la distanza geografica è ridotta, i costi sono bassi e il valore educativo assai elevato.
Le visite alle baby-fattorie prevedono attività all’aria aperta e a contatto con animali e piante. Tornano di moda gli svaghi semplici come dare da mangiare alle galline, mungere le mucche, raccogliere verdura e frutta, divertirsi in laboratori del gusto e di cucina. Grazie ad animatori specializzati, le formule possono variare anche molto, ma l’obiettivo è uno solo: permettere ai bambini di trascorrere qualche ora di qualità all’aperto, a stretto contatto con la natura, avvicinandoli al mondo reale, facendo capire loro il lavoro che sta dietro le vaschette di frutta e verdura o altri prodotti acquistati al supermercato. Con la speranza che un domani qualcuno di loro possa scegliere di dedicarsi all’agricoltura o all’allevamento, pur essendo nato e cresciuto in città.
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