Giardini sui tetti: una silenziosa rivoluzione verde
Di NicolettaI roof garden sono giardini pensili situati sui tetti degli edifici. Possono essere utilizzati per diversi scopi, come l’orticoltura, la creazione di spazi verdi per il relax o l’abbellimento dell’edificio, la riduzione delle emissioni di calore e il miglioramento dell’isolamento. Sono una delle soluzioni migliori per adattarsi in maniera intelligente ai cambiamenti climatici e per rispettare l’ambiente.
I roof garden sono diffusi in molte città del mondo, in particolare nelle grandi metropoli dove lo spazio a livello del suolo è limitato. Città come New York, Chicago, Toronto, Londra, Parigi e Tokyo sono particolarmente note per i loro tetti verdi e giardini pensili. Inoltre, i roof garden sono sempre più popolari anche in città in via di sviluppo, come Mumbai, Città del Capo e Pechino, dove l’espansione urbana e la crescente necessità di spazi verdi stanno spingendo gli sviluppatori e i proprietari di edifici a sfruttare gli spazi disponibili sui tetti.
Uno dei roof garden più famosi al mondo è quello del The Metropolitan Museum of Art a New York, chiamato “The Iris and B. Gerald Cantor Roof Garden” (nella foto in alto). Si trova al sesto piano del museo e offre viste panoramiche su Central Park e sulla città. Il giardino ospita mostre temporanee di sculture all’aperto ed è aperto al pubblico durante i mesi estivi.
Si tratta anche di una nuova concezione di giardino, che consente di veder crescere un prato anche dove c’è solo cemento. I giardini pensili sono una nuova tecnologia ambientale che consente infatti di piazzare manti erbosi, fiori, ortaggi, frutti e perfino alberi su qualunque superficie piana e impermeabile, come quella dei tetti di molti edifici.
Il peso e lo spessore (al massimo 20 centimetri) del terriccio sono molto ridotti: si preferisce infatti usarne uno costituito da materiali minerali vulcanici. La manutenzione del materiale è semplice e ridotta: questo terriccio si muove e si zappa facilmente, necessita di poca irrigazione e di poco concime.
In Europa la pratica è partita dal nord – pensate che nella città tedesca di Stoccarda i giardini sui tetti sono addirittura obbligatori – ma poi il fenomeno si è diffuso rapidamente anche altrove. A Cinisello Balsamo, nell’hinterland milanese, i tetti delle case comunali sono stati riqualificati e trasformati in 1500 metri quadri di verde. Così ogni inquilino ha il suo lotto con vista, che può curare e attrezzare a piacere. In alcune città svizzere ormai è obbligatorio progettarne uno per un nuovo edificio che si va a costruire. In Francia è stata approvata una normativa che obbliga tutti i nuovi fabbricati commerciali a dotarsi di un tetto verde o di pannelli solari.
Quali sono i vantaggi di un tetto verde?
Oltre al benefico e salubre effetto che ha questo tipo di rilassante giardinaggio sulla qualità di vita del proprietario, e a incrementare il valore dell’immobile, i tetti verdi urbani apportano molti altri vantaggi ambientali: riducono l’inquinamento acustico ed elettromagnetico, migliorano la temperatura urbana, permettendo soprattutto d’estate un ottimo isolamento termico – con conseguente risparmio energetico. Secondo alcuni studi si può arrivare a -23% di costi per il riscaldamento e addirittura a -75% di costi per il raffrescamento/condizionamento.
E poi un giardino pensile è utile per la tutela della biodiversità, perché in queste piccole oasi si possono ricreare gli habitat distrutti dall’urbanizzazione.
Non ultimo, questi giardini pensili svolgono un ruolo importante nel controllo delle piogge abbondanti e del cosiddetto “run-off”, in quanto trattengono buone quantità di acque piovane e alleggeriscono l’opera di smaltimento idraulico di tombini e fogne. E’ stata calcolata da un minimo del 50% a un massimo del 90% la riduzione dispersione idrica delle piogge. Queste strutture riducono il deflusso ritardandone il picco, in caso di precipitazioni persistenti o di piogge brevi ma molto intense.
Nell’edificio sottostante migliora il microclima, con riduzione delle polveri sottili e anche dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico.
Quanto costa un roof garden?
I costi dei tetti verdi sono un po’ il punto dolente del discorso.
Bisognerà sicuramente valutare bene le condizioni dell’immobile su cui si intende installare il tetto verde (o parete), soprattutto se si tratta di un edificio già esistente, ed affrontare una spesa che può essere importante, sebbene sia limitata principalmente alla fase d’installazione.
Infatti, mentre per un tetto classico occorre spendere 15-18 euro al metro quadro, per i green roof si parla di 40-80 euro al m2.
Il costo di un roof garden può variare in base a molte variabili, come le dimensioni del tetto, la complessità del progetto, i materiali utilizzati e la posizione geografica. Tra i costi bisogna considerare i lavori di impermeabilizzazione, l’isolamento e la struttura per supportare il peso del giardino pensile, la scelta delle piante, la creazione di aiuole, la costruzione di percorsi, la costruzione di recinzioni e la fornitura di attrezzature, oltre ovviamente all’installazione e alla manutenzione.
Il risparmio energetico derivante può però consentire un ammortamento della spesa in 8-20 anni. Inoltre l’intervento potrebbe beneficiare di incentivi fiscali. A tal proposito è importante ricordare che i tetti verdi possono essere abbinati benissimo con altre tecnologie green come il fotovoltaico, aiutandolo a lavorare in maniera più efficiente.
NYC – Metropolitan Museum of Art – Iris and B. Gerald Cantor Roof Garden by wallyg is licensed under CC BY-NC-ND 2.0 .
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